Spoltore ricorda Aldo Moro: l'appuntamento, coordinato da Roberta Rullo, si è tenuto nella Biblioteca scolastica dell'Istituto Comprensivo di Spoltore, alla presenza del sindaco Luciano Di Lorito che è intervenuto per i saluti.
Licio Di Biase ha presentato il suo ultimo libro, "I tempi di Aldo Moro" (Solfanelli), che ripropone una ricca scelta di discorsi e articoli dello statista rapito e poi assassinato dalle Brigate Rosse trent'anni fa; Giuseppe Quieti, all'epoca del rapimento onorevole della Democrazia Cristiana, ha ricordato l'atmosfera e la tensione di quei drammatici giorni; Angelo Petrone ha interpretato alcuni storici discorsi di Moro.
Tra le ultime parole del leader della Dc, l'atto d'accusa all'establishment politico dell'epoca:
"Naturalmente non posso non sottolineare la cattiveria di tutti i democristiani che mi hanno voluto nolente ad una carica, che, se necessaria al Partito, doveva essermi salvata accettando anche lo scambio dei prigionieri. Son convinto che sarebbe stata la cosa più saggia. Resta, pur in questo momento supremo, la mia profonda amarezza personale. Non si è trovato nessuno che si dissociasse? Bisognerebbe dire a Giovanni (Moro si riferiva al presidente della repubblica Leone n.d.r.) che significa attività politica. Nessuno si è pentito di avermi spinto a questo passo che io chiaramente non volevo? E Zaccagnini? Come può rimanere tranquillo al suo posto? E Cossiga che non ha saputo immaginare nessuna difesa? Il mio sangue ricadrà su di loro".
Rullo, la docente che segue il progetto Biblioteca Spoltore, ha spiegato l'obiettivo della sua attività : "la nostra mission è far riscoprire ai più adulti il fascino, il profumo della carta stampata. E' questo il nostro punto di partenza per creare una sinergia positiva tra la cittadinanza e la biblioteca".