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Spoltore aderisce alla battaglia di Coldiretti contro il Ceta

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Il Comune di Spoltore aderisce alla battaglia di Coldiretti contro il Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement) tra Unione Europea e Canada approvato dal parlamento comunitario lo scorso febbraio. Lo ha deciso la giunta guidata dal sindaco Luciano Di Lorito: una scelta motivata, dice la delibera, "anche dalla necessità di tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese agricole del nostro Comune".

Il Ceta è un accordo commerciale che prevede l'azzeramento di oltre il 90% delle barriere tariffarie e la semplificazione del sistema di regole di produzione e standard qualitativi. Per questo Coldiretti ha lanciato un allarme e chiede di sollecitare il Parlamento e il Governo ad impedire l'entrata in vigore nel nostro Paese del Trattato Ceta, arrestando il processo di ratifica dell'Accordo in Italia ed adottando ogni iniziativa necessaria ad ostacolare l'applicazione del Trattato. L'Unione Europea è il secondo partner commerciale per il Canada dopo gli Usa e rappresenta circa il 10% del suo commercio estero. Allo stesso tempo il Canada è solo il 12° partner commerciale dell'Ue: l'obiettivo fondamentale del Ceta è la progressiva liberalizzazione degli scambi tra Europa e Canada andando ad introdurre delle restrizioni per i commerci con i paesi che non fanno parte dell'accordo.

"Il CETA - sottolinea Coldiretti Abruzzo - colpisce il vero Made in Italy e favorisce la delocalizzazione, con riflessi pesantissimi sul tema della trasparenza e delle ricadute sanitarie e ambientali. Secondo Coldiretti, nei trattati va riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività della produzione e possa garantire la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e della libertà di scelta dei consumatori". "Garantire maggiore fluidità negli scambi tra Canada e Italia è cosa giusta" puntualizza l'assessore Chiara Trulli "ma questo non deve andare a detrimento dell'esigenza primaria di tutelare il made in italy e i nostri produttori"

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