Un grido di aiuto forte e chiaro viene dalle Province d’Italia, che hanno ormai percorso tutte le strade possibili per vedersi restituita la dignità di Ente che gestisce funzioni fondamentali per i cittadini. Oggi, il Presidente della Provincia Antonio Di Marco, che è anche presidente dell’UPI (Unione Province Italia) Abruzzo, circondato dai suoi consiglieri, ha incontrato i parlamentari del pescarese che hanno raccolto il suo invito a partecipare ad un incontro sui rischi che corrono le Province se non verrà modificata la legge di stabilità 2017 e non verranno apportati correttivi alla legge 56 del 2014.
Hanno raccolto i suo invito 4 parlamentari su 10: Andrea Colletti, Antonio Castricone, Vittoria D’Incecco e Gianluca Fusilli. Tutti e 4 hanno, al termine dell’incontro, sottoscritto una dichiarazione nella quale si impegnano a sostenere l’inserimento delle proposte normative nel decreto legge enti locali, così come analizzate e proposte dall’UPI. In particolare, le Province chiedono di assegnare loro almeno 250 milioni aggiuntivi per l’esercizio delle funzioni fondamentali necessari per garantire la sicurezza e i servizi adeguati ai cittadini e almeno 300 milioni del fondo Anas per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, così da aprire le opere necessarie per riportare in sicurezza questa rete viaria strategica. Chiedono poi di lasciare nei bilanci delle Province i risparmi dei costi della politica determinati dalla gratuità totale dei Presidenti e dei Consiglieri provinciali: questi risparmi devono essere messi a disposizione delle comunità locali. I Parlamentari si dovranno impegnare inoltre a ripristinare l’autonomia organizzativa degli enti attraverso la soppressione del comma 420 della legge 190/2014; ad eliminare la prospettiva transitoria e le incongruenze della Legge 56/14. La legge che regola una istituzione costitutiva della Repubblica ai sensi dell’art 114 non può essere temporanea e a cancellare le sanzioni per le Province che hanno sforato il patto di stabilità 2017: lo sforamento è stato indotto dai tagli ai bilanci e dall’uso degli strumenti straordinari che il Governo ha obbligato ad usare pur di chiudere i bilanci. “In questi due anni – ha dichiara Antonio Di Marco - ho sempre optato per il coinvolgimento dei deputati in Parlamento ogni qual volta era alle porte una Finanziaria o un Decreto legge, consegnando dossier puntuali con dati ineccepibili e proposte emendative motivate, come ho fatto oggi. E’ necessario il loro intervento, che può essere decisivo al momento del voto alla Camera e al Senato”.
Altro capitolo affrontato è stato quello dell’emergenza maltempo e dei danni subìti dal territorio provinciale. Di Marco ha presentato l’elenco degli investimenti necessari per il ripristino in sicurezza della viabilità provinciale, per la quale occorrono almeno 31.200.000,00 euro, e degli interventi necessari per porre rimedio ai danni subiti in seguito a terremoto e maltempo, ovvero altri 3.300.000,00 euro.Se si sommano queste cifre alle richieste de Comuni, che hanno presentato una stima dettagliata dei danni, quantificabile in complessivi 60 milioni di euro, si capisce che il Governo e il Parlamento dovranno necessariamente affrontare il caso Abruzzo e quello della Provincia di Pescara con un’attenzione ulteriore. Anche per questo la Provincia di Pescara, insieme a quelle di Teramo e Chieti, parteciperà alla grande manifestazione in programma a Roma il 2 marzo.