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Vasche antiesondazione e stop del Comitato Via, individuare ristoro per le famiglie

Sospiri (FI), "chiediamo un tavolo per mettere riparo ai danni delle amministrazioni locali"

Redazione
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“Lo abbiamo detto quattro mesi fa: individuare il giusto ristoro per le famiglie di Cepagatti, Rosciano, Manoppello e Chieti che si ritroveranno di fatto privati dei propri terreni per la realizzazione delle opere anti-alluvione da parte della Regione Abruzzo è fondamentale, oltre che moralmente necessario. Dopo quattro mesi lo ha confermato il Comitato Via che ha emanato lo stop alle opere del Governatore D’Alfonso, riportando la barra al centro e imponendo l’apertura del dialogo, quattro mesi di tempo preziosi persi sia per le opere, altrettanto necessarie, sia per i cittadini. Ovviamente staremo col fiato sul collo del presidente D’Alfonso, al quale non concederemo ulteriori ritardi”.

A dirlo è stato il Capogruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri che sta seguendo da vicino l’intera vicenda.

“Nei mesi scorsi il Governatore D’Alfonso è riuscito a sbloccare l’iter di un progetto iniziato con il Governo Chiodi, ossia la realizzazione delle 5 vasche o bacini di laminazione, ossia le vasche di espansione, necessarie per permettere al fiume Pescara di esondare in occasione delle piene ventennali, trentennali e cinquantennali, un’opera – ha spiegato Sospiri – oggi obbligatoria perché nel tempo molti Comuni che corrono lungo l’asta hanno cementificato le aree naturali di esondazione e tutti ricordiamo gli effetti su Pescara dell’alluvione del 2 dicembre 2013, quando è stato necessario evacuare l’intero quartiere di Villaggio Alcyone e l’acqua ha invaso la golena sud e quella nord".

"Ora - prosegue Sospiri - il progetto prevede la realizzazione di quelle vasche negli abitati di Rosciano e di Cepagatti perché, paradossalmente, sono stati i Comuni più virtuosi, ossia i soli due Comuni che hanno lasciato correttamente libero il territorio a ridosso del fiume. Le vasche vengono dunque realizzate, e, dovendo acquisire i terreni necessari per le opere, ciò accadrà tramite una legge che stabilisce la Servitù di allagamento, ovvero non ci saranno espropri veri e propri, anche per evitare il rischio di contenziosi che avrebbero allungato i tempi di cantiere con il rischio di perdere i 54milioni di euro di finanziamento, dunque i terreni, tutti di natura agricola, non verranno tolti ai proprietari, ma ci sarà solo una servitù e i proprietari potranno continuare a coltivarli, imponendo, però, comunque delle limitazioni, ossia dei danni".

"Personalmente ho però fatto approvare due emendamenti alla legge 7 del 2010, per garantire comunque un indennizzo nei confronti dei Comuni e dei cittadini che sono stati bravi, e dunque non hanno cementificato come a Manoppello o Spoltore, né hanno fatto opere folli come a Pescara con la diga foranea: con il primo emendamento abbiamo previsto un ristoro per i proprietari dei terreni, che andrà da un minimo del 40 per cento del prezzo di mercato sino a un massimo del 75 per cento, a seconda se la superficie andrà a ospitare la vasca, o l’argine o solo la strada di accesso alla vasca. Con il secondo abbiamo previsto per i Comuni virtuosi, ossia Rosciano e Cepagatti, il pagamento di un ristoro consistente nella realizzazione di opere di mitigazione delle criticità idrauliche, idrogeologiche e ambientali. Tuttavia approvati gli emendamenti, il Governatore non ha dato loro seguito, tanto che appena dieci giorni fa lo stesso Consiglio comunale di Cepagatti ha approvato, per la seconda volta, un ordine del giorno esprimendo la propria contrarietà a quelle opere. E quei documenti hanno avuto, ovviamente, voce in capitolo sul Comitato Via che ha puntualmente disposto la sospensione delle opere fino a quando la Regione non avrà definito i rapporti con i 170 proprietari interessati da un cantiere che comunque andrà a stravolgere la propria situazione. E ora, dopo aver perso 4 mesi di tempo sulla tabella di marcia, il Governatore D’Alfonso apre, suo malgrado, il valzer delle trattative – ha puntualizzato il Capogruppo Sospiri -. Ancora una volta chiediamo di essere invitati al Tavolo per poter seguire la vicenda e garantire quel pressing di velocizzazione che è necessario per tutelare sia i diritti dei cittadini che, comunque, un’opera necessaria per mettere riparo ai danni delle amministrazioni locali”.

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