Si parla tanto di “mietitura” in questo periodo dell’anno, non si può non parlare di “rimbizze” o “biscotti della tresca” proprio perché come la tradizione vuole vengono preparati durante il periodo della trebbiatura. Ci sono delle ricette infatti che diventano vera e propria storia per il territorio, e lo sa bene Collecorvino che si prepara a festeggiare Sant’Antonio; durante la festa non mancherà l’assaggio di questo dolce.
È una ricetta tipicamente abruzzese molto semplice, contiene poco zucchero e al posto del lievito c’è l'ammoniaca per dolci. Sono biscotti che venivano dati nel pomeriggio, nel periodo della trebbiatura ed inzuppati nel vino, ma oggi vengono preparati anche per una semplice colazione visto che sono buoni anche inzuppati nel latte.
E' un "pane dolce" che serviva a riempire lo stomaco dalla fatica dei campi; essendo molto sostanziosi questi biscotti venivano chiamati "li rimbizze", proprio perché riempivano lo stomaco dando il senso di sazietà.
Questi gli ingredienti per la preparazione:
4 uova intere
150 gr. di zucchero
100 gr. di latte
50 gr. di olio extra vergine d'oliva
la buccia grattugiata di un limone
un pizzico di cannella
500 gr. di farina 00
10 gr. di ammoniaca
Come si preparano:
in una ciotola si montano le uova intere con lo zucchero, si aggiunge il latte, l'olio, la buccia grattugiata del limone e la cannella continuando a montare. Successivamente bisogna unire la farina setacciata e l'ammoniaca ed impastare bene.
Si predispone il forno a 200 gradi. In una teglia larga si mette la carta da forno formando tanti mucchietti distanziati tra di loro cospargendoli di zucchero semolato: vanno fatti cuocere per 15 minuti circa.
In un primo tempo si sentirà l'odore dell'ammoniaca ma il giorno dopo quando saranno freddi non si sentirà più nulla. Sono buoni anche inzuppati nel latte, dunque, o accompagnati da una gustosa confettura.
Anche se rimangono per molto tempo, in un contenitore di latta si conservano bene e sono comunque buoni.