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La Filarmonica di Moscufo e l'arte di "pensare con i suoni"

Emozioni, ricordi e musiche da tramandare ai più giovani nel corso della storia

Redazione
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La Filarmonica di Moscufo è un gruppo orchestrale di 25 elementi, i quali suonano solo strumenti a plettro: mandolini, mandole, chitarre, a cui si aggiungono altri strumenti quali contrabbasso e batteria per la sezione ritmica. Integrano tale contesto strumentale il pianoforte, la fisarmonica e il clarinetto.

Si esibisce in teatri, chiese, auditorium, piazze e luoghi suggestivi. Ha riscosso e continua a riscuotere successi  e, soprattutto, stima per l’eterogeneità  del repertorio, che le consente di sprigionare congeniali espressività, ovvero di mostrare la sua intima essenza, quella gioiosa e nostalgica, quella passionale e vivace, quella sentimentale e tradizionale, non mancano però i ricordi, anche quelli possono scaturire dall’ascolto della Filarmonica.

Poggia le basi sull’esempio e sulle ancora vivissime tradizioni dell’antico complesso filarmonico, che si costituì  nel 1908-1909, sotto la direzione di uno dei fondatori, il flautista Antonio Ferri, per riempire le sere vuote di un tempo e per contribuire a rendere meno drammatica la vita di un’epoca notoriamente sofferta e avara di soddisfazioni.

Con la realizzazione del terzo compact disc, previa accurata scelta dei brani musicali, la Filarmonica ha festeggiato nel 2009 il secolo di vita. Per l’occasione è stato distribuito un CD, contenente  musiche che, seppur registrate con mezzi dilettantistici negli anni ’80, trasmettono ugualmente emozioni e grande sensibilità musicale.

Essa intende tramandare alle nuove generazioni la bellissima tradizione mandolinistica di Moscufo e vuole, dunque, avvicinare i giovani alla musica, ovvero all’arte di “pensare con i suoni”,  e vuole rivitalizzare con nuovi fermenti e nuovi indirizzi il suo fertile campo, che Beethoven amava definire “il terreno nel quale lo spirito, vive, pensa e fiorisce”.

Una citazione particolare, e certamente di rilievo, va rivolta al precedente Direttore Galileo Ferri,  violinista e compositore, a cui va attribuito anche il merito di aver sensibilmente elevato il livello artistico - musicale del complesso. Dall’agosto 1994, la direzione del complesso è affidata al nipote Luciano Ferri. Proprio nel 30 luglio 2004 è venuto a mancare lo storico direttore Galileo Ferri.

 

IL REPERTORIO DELLA FILARMONICA

Il repertorio sinora realizzato presenta varie sfaccettature e comprende, quindi, arie celebri e melodie immortali che spaziano dalla musica classica a quella sacra, dal melodramma al classico napoletano, al folcloristico, alla musica melodica degli anni trenta e quaranta e al moderno.

Gli arrangiamenti e gli adattamenti e le numerose elaborazioni degli originari brani sono del precedente direttore M° Galileo Ferri poi, del compianto Prof. Alfonso Agresta, primo mandolino; gli arrangiamenti delle “Fantasie”, dei brani folcloristici e classici della canzone napoletana, a cura del Direttore della Filarmonica sono gli arrangiamenti delle composizioni sacre, di alcuni classici napoletani, di melodie immortali e di arie celebri del melodramma italiano.

Ciò che la Filarmonica di Moscufo vuole sperare è che la musica sprigionata da questi strumenti a plettro, induca a prendere sul serio il mandolino e che vengano cancellati gli scontati luoghi comuni sul mandolino per promuoverlo anche al rango di solista, come merita.

Basti sapere che autori del calibro di Vivaldi, Mozart, Beethoven lo apprezzano. Se ne ricordano Verdi (in Otello e ne I Vespri Siciliani), più tardi Mahler nelle sue sinfonie, e poi Stravinskij, Schonberg, e molti altri.

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