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La parabola (discendente) del Lanciano Calcio 1920, oggi in lotta per i playoff del torneo d’Eccellenza Abruzzo 2019 – 2020

Un breve riassunto della storia calcistica dei rossoneri d’Abruzzo passata e odierna

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Dal sogno chiamato Serie A, alla Serie B, passando oggi per la lotta con il Castelnuovo Vomano al fine di ottenere il primo posto del torneo Eccellenza d’Abruzzo che vorrebbe dire promozione: in una frase ecco riassunta la storia calcistica del Lanciano 1920. Questa formazione - ricordiamolo per chi non lo sapesse - può vantare ben 4 partecipazioni al campionato cadetto grazie alla meritata vittoria dei playoff di Lega Pro Prima Divisione del 2011-2012. Il massimo risultato sportivo in B fu un decimo posto di tutto rispetto, durante il torneo del 2013-2014, e da lì, pian piano, ebbe inizio la parabola discendente di questo team che pensava in grande. Nel 2016, dopo la sfortunata retrocessione in Lega Pro, ci fu il fallimento del club che per molti sportivi fu una vera e propria pugnalata al cuore. A seguito della procedura volontaria di liquidazione della società, il Lanciano cessò di fatto di esistere. Solo un anno dopo, la Marcianese, squadra che giocava in Prima Categoria, ne ereditò il nome e l’onorevole tradizione sportiva, divenendo A.S.D. 1920 Lanciano Calcio. Questa triste storia, fatta di episodi sventurati e colpe legate ad una gestione non accurata - per usare un eufemismo - di tutto ciò che ruotava attorno all’universo rossonero, ci porta oggi a parlarvi del torneo d’Eccellenza Abruzzo 2019 - 2020. Come si sta comportando il Lanciano? Come sta affrontando questa avventura? Quali sono i suoi obiettivi di fine stagione? Ora ve lo raccontiamo.

Un Lanciano alla rincorsa del Castelnuovo

Il Lanciano si trova meritatamente al secondo posto del suo Girone Unico, distante 9 lunghezze dal Castelnuovo Vomano. Se il campionato giungesse a conclusione in questo stesso momento, l’obiettivo playoff sarebbe raggiunto. Tuttavia i rossoneri non hanno mai nascosto la volontà di raggiungere la vetta più alta ed ottenere il pass diretto per la promozione, senza dover passare per forza dagli scontri diretti con le altre pretendenti di oggi. Dopo la vittoria, bella ed al contempo convincente per 4 a 0 contro il Nereto Calcio 1914, ad attendere la formazione di Giuseppe Di Pasquale ci sarà il Penne 1920, sconfitto all’andata per 3 a 0. Se questo turno di campionato sembra essere alla portata del Lanciano, lo stesso può dirsi di quello che vedrà protagonista il Castelnuovo contro il Sambuceto, 10° in classifica. I neroverdi d’Abruzzo stanno inanellando vittorie su vittorie - una sola la sconfitta fino ad ora - e vantano una difesa davvero di spessore, con solo 6 goal subiti. Questi numeri rendono l’impresa del Lanciano, ossia tentare di detronizzare questa corazzata, non semplice. Provarci è comunque un obbligo per un team, che come detto, vanta una storia calcistica comunque importante. Sembra passata un’eternità da quando la squadra, allora allenata da Baroni, pareggiava con il Brescia e si imponeva ai danni del Cesena, ma sognare non fa mai male. Va detto che, in generale, le squadre abruzzesi hanno trovato maggiori difficoltà a fare bella figura quando chiamate a giocare la Serie A piuttosto che la B. Ricordate per esempio il Pescara stagione 2012-2013? 20° in classifica, fu sconfitto per ben 6 a 1 dalla Juventus, squadra che ancora domina e dominerà la scena secondo i bookmakers sportivi. Non solo, severo fu anche il 3 a 0 subito contro il Torino e l’Inter, tanto per ricordare (purtroppo) altre débâcle abruzzesi. Se questi sono solo ricordi di calcio giocato, il Lanciano 1920 non deve assolutamente pensare a quando superava per 2 a 1 l’Empoli, ma focalizzarsi sulla rincorsa sui neroverdi sicuramente complicata ma, chissà, magari non così impossibile da compiere.

Meno goal subiti potrebbero fare la differenza

Chi segue il Lanciano in Eccellenza sostiene -e a ragione- che il punto debole della squadra, che si sta ottimamente comportando fino a questo momento, è la difesa: i goal subiti sono oggettivamente troppi. Di solito chi vince un torneo -questa è la legge non scritta del calcio- possiede il reparto arretrato più forte e non l’attacco più forte. Se i rossoneri vogliono buttare il cuore oltre l’ostacolo chiamato promozione diretta, devono, quantomeno, ridurre il gap in termini di segnature subite con il Castelnuovo Vomano.

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