A 70 anni dal suffragio femminile è importante fare una considerazione: raggiungere la parità non significa omologarsi a tutti i costi ma avere la possibilità di godere degli stessi diritti nel rispetto delle proprie diversità.
Al convegno “Il Voto è Donna”, che si è tenuto ieri 18 marzo presso la Sala Consiliare del Comune di Spoltore ed organizzato dall’Amministrazione comunale si sono alternati momenti di emozione ad attimi di riflessione personale e storica; oltre al sindaco Luciano Di Lorito e al consigliere comunale con delega alla Cultura Francesca Sborgia, hanno partecipato Sirena Rapattoni, sindaco di Cepagatti, l'imprenditrice Antonella Allegrino, l’On. Vittoria D’Incecco, Parlamentare della Repubblica Italiana.
Inoltre, presenti, l’assessore al bilancio Chiara Trulli, il consigliere Giorgia Cipriani; in particolare il sindaco ha voluto rendere omaggio al consigliere Marina Febo, simbolo di forza nel momento difficile che sta attraversando a causa di un problema di salute:
"Voglio dedicare questa iniziativa ad un consigliere in particolare, che in questi giorni sta vivendo un problema personale: a lei donna energica e che dà sempre un grande contributo voglio rivolgere un pensiero, perché sono certo che Marina Febo, dopo questo periodo complesso, sarà più forte di prima; ben presto tornerà qui con noi, con la grinta che la caratterizza".
“Lo scorso 10 marzo - ha spiegato il sindaco - il suffragio femminile ha compiuto 70 anni e, in occasione di questa importante ricorrenza, l’Amministrazione comunale ha deciso di organizzare tale iniziativa, coinvolgendo in modo particolare alcune donne abruzzesi: per la prima volta, 70 anni fa, dunque, questa figura così importante all'interno della famiglia e della società ha avuto il diritto di voto; alle cittadine italiane questo diritto, è stato riconosciuto nel 1946, dopo anni di dittatura e guerra, in ritardo rispetto ad altri paesi europei. Si tratta di una conquista che ha aperto le porte ad altre importanti battaglie e che non può, in alcun modo, essere dimenticata”.
Il consigliere Francesca Sborgia ha voluto sottolineare l'emozione che la donna ha provato nel momento in cui le è stato concesso questo diritto: “Si tratta di un momento storico del nostro paese che ha coinvolto tutti, non solo la donna perché è stato un vero cambiamento culturale: le donne avevano pagato un tributo in termini personali molto alti, sia nella prima guerra mondiale che nella seconda dove hanno ricoperto dei ruoli importanti. Loro hanno vissuto questo passaggio con grande emozione ed enfasi: hanno lasciato le loro case per andare ad esprimere la preferenza, per dare il proprio contributo alla comunità”.
Il sindaco di Cepagatti, Sirena Rapattoni, nel ricordare le tappe storiche che hanno portato alla conquista del diritto di voto nel ’46, ha voluto sottolineare i sacrifici fatti dalle donne per avere la possibilità di esprimere la propria preferenza alle elezioni amministrative prima e al referendum per la scelta della Monarchia o della Repubblica dopo qualche mese. Sacrifici che oggi vengono spesso dimenticati ma che dovrebbero essere oggetto di riflessione per le nuove generazioni.
“Viviamo questo evento come occasione di confronto e approfondimento su un tema importante, per non dimenticare quello che c’è stato, un vero percorso storico che ha contraddistinto l’emancipazione della donna; tutto ciò fa riflettere anche su quello che c’è ancora da fare: è un momento utile per le nuove generazione, per giovani donne e giovani uomini, perché anche questi ultimi hanno la loro parte” – ha spiegato la Rapattoni .
“Tanti altri passi sono stati fatti dopo il 10 marzo del 1946. Ora le donne hanno quasi raggiunto la totale parità, ma nel mondo del lavoro così come in politica c’è ancora qualche discriminazione, perché non si dà il giusto valore alle differenze, che rappresentano la vera risorsa di una comunità - ha affermato Antonella Allegrino - l’entusiasmo delle donne che si recarono alle urne per esprimere la propria preferenza alle prime elezioni amministrative non c’è più, anzi c’è sempre più astensionismo”.
Per l’On. D’Incecco, invece, è importante farsi rispettare, sia nel mondo del lavoro, che nella politica, cercando sempre la via del dialogo e del confronto costruttivo.