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Pianella. Assessore D'Amico, “servizi a rischio a causa dell’ennesima condanna”

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"Le lezioni non finiscono mai”, recita un antico adagio che a Pianella potrebbe tradursi con “Le sentenze di condanna non finiscono mai”, visti gli ultimi eventi che hanno coinvolto il Comune di Pianella, che questa volta si è visto recapitare dal Tribunale di Pescara una sentenza di condanna in base alla quale deve rimborsare 17.875,86 euro all’associazione Italo – Andina “Machu Picchu”.

A fare il punto della situazione è la capogruppo della maggioranza in consiglio comunale, l’assessore Luisa D’Amico che non senza sconforto afferma:

“Abbiamo pagato oltre 5 milioni di euro di debiti pregressi, senza aprire la procedura di dissesto, che avrebbe danneggiato i cittadini, e senza aumentare nessuna aliquota o costo di servizio rispetto al 2012 e riusciamo ad onorare le gravose rate di mutuo, nonostante persista una pesante incidenza dell’evasione che stiamo combattendo, grazie ad una rigorosa politica di risparmio e razionalizzazione, ma ogni sforzo viene ciclicamente azzerato da eventi riconducibili a vicende degli anni passati dei quali siamo costretti a farci carico”.

"L’ultima tegola riguarda una assurda vicenda che, se non avesse pesanti risvolti per le casse comunali, sarebbe da classificare tra le barzellette estive, in base alla quale la giunta in carica nel 2006- 2007, assecondava  le improbabili ambizioni dell’allora sindaco D’ambrosio, avventurandosi in un più che velleitario “gemellaggio” con la capitale del Perù, Lima, una città di quasi 9 milioni di abitanti".

In un emblematico passaggio della sentenza il Tribunale di Pescara scrive: "nel caso di specie è stata fornita prova che il sindaco di Pianella ed il comune di Pianella non si sono comportati secondo i canoni della correttezza e della buona fede in quanto, dopo essersi impegnati più volte soprattutto a realizzare il gemellaggio con il comune di Lima, manifestando tale specifica volontà anche mediante la delibera della giunta comunale n. 17 del 16.02.2007, dal chiaro tenore letterale, con cui si richiama la precedente delibera di C.C. di detto comune n. 84 del 24.11.2006, non hanno poi mai dato seguito a detto impegno”.


“Ora – aggiunge la capogruppo – saremmo costretti a reperire nel già ristretto bilancio le somme per far fronte alla ennesima condanna, ma questo rischia di mettere a repentaglio servizi importanti ed indifferibili come lo sfalcio delle erbe e la chiusura di alcune buche su strade comunali secondarie, con l’amara constatazione che alla fine, benché a distanza di anni, a pagare le conseguenze di gestioni scellerate ed avventurose sono sempre i cittadini.”

“Quello che più stupisce – conclude Luisa d’Amico – è la totale mancata assunzione di responsabilità, poiché alcuni protagonisti di primo piano di questo disastroso ventennio amministrativo, non solo non hanno fatto ammenda per i danni che le future generazioni subiranno per le loro avventure politiche, ma ambiscono ancora alla gestione della cosa pubblica, continuando ad ogni occasione a dare prova di totale inadeguatezza, basti pensare al fatto che proprio D’Ambrosio e Filippone hanno presentato nello scorso consiglio comunale una interpellanza a firma congiunta per chiedere delle modifiche al regolamento TOSAP, senza nemmeno accorgersi, pur sedendo nei banchi dell’opposizione, che sin dal 2015 il comune di Pianella ha abrogato tale tassa sostituendola con la COSAP il che, evidentemente, può aiutare a spiegare le condizioni disastrate in cui si trovava il Comune di Pianella nel 2013 e, si spera, ad evitare che tali sciagure possano ripetersi”.  

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