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Il ricordo, XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

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“Fiore di campo nasce
sul grembo della terra nera,
fiore di campo cresce
odoroso di fresca rugiada,
fiore di campo muore
sciogliendo sulla terra
gli umori segreti”.

Con questa poesia di Peppino Impastato i ragazzi delle scuole che hanno partecipato alla  XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che si è tenuta a Chieti nella mattinata di ieri, 21 marzo, hanno voluto ricordare una delle figure più emblematiche e significative dell’intera storia italiana di lotta alla mafia.
Alla marcia di Chieti, che si è sviluppata sul percorso che va dalla Villa Comunale fino a piazza Valignani, hanno partecipato molte scuole di ogni ordine e grado oltre a diverse realtà culturali ed associative locali ed a carattere nazionale, quali WWF e Legambiente.
Per conto dell’associazione culturale “Gli Amici di Peppino” di Moscufo, che ha aderito ufficialmente alla manifestazione, ha partecipato Roberta Livraga, insegnante e musicista, componente del comitato direttivo dell’associazione stessa.

“Si è trattato di una manifestazione intensa, animata da un corteo molto colorato, con bandiere di Libera, striscioni e magliette decorate a mano dagli stessi ragazzi partecipanti, al grido di slogan come “No alle mafie, Italia libera” e “Insieme siamo speranza” - dice Roberta Livraga - . Una volta giunti al termine della marcia si è proceduto alla lettura dei 944 nomi delle vittime innocenti delle mafie dal 1893 ai giorni nostri".

“Giunti in piazza Valignani dove era stato allestito un palco - prosegue Livraga - i ragazzi delle scuole ed i rappresentanti delle associazioni aderenti hanno letto i nomi delle vittime innocenti. Al termine un momento davvero forte e significativo è stato la lettura da parte dei ragazzi delle loro personali e spontanee riflessioni, frutto di un lavoro condotto in classe sulle tematiche dell’antimafia, con un passaggio particolarmente toccante per la nostra associazione quando è stata letta la poesia “Fiore di campo” di Peppino Impastato".


Guglielmo Ferri, presidente de “Gli Amici di Peppino” dice: “l’Abruzzo non è un’isola felice, le cronache giudiziarie e non solo ci dicono quasi quotidianamente che non è affatto vero che nella nostra regione non ci siano infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Manifestazioni come quella di Chieti sono un ottimo spunto per parlarne, ma c’è bisogno che queste iniziative si leghino a filo doppio alla rete di realtà locali che dal punto di vista culturale, sociale, di controinformazione e di denuncia vera e propria si occupano durante tutto l’anno di queste tematiche”. 

“Nel nostro piccolo - prosegue Ferri - con la nostra realtà stiamo da cinque anni lavorando in questo senso, conoscendo benissimo i nostri limiti ed essendo sempre consapevoli della grande difficoltà che si incontra nel fare breccia nelle menti di una popolazione che spesso non vuol vedere oltre il proprio vivere quotidiano, a causa soprattutto della precarietà estrema nella quale larga parte della cittadinanza è ormai costretta a vivere e nella quale malaffari e corruzione trovano linfa vitale. Ma il presente, e non solo il futuro, è costituito da tutti quei giovani che con impegno e con una straordinaria presa di coscienza hanno manifestato ieri a Chieti ed in tutta Italia, e questa partecipazione civile coglie nel segno, come dimostrano le frasi infami apparse sui muri di Locri due giorni fa”.

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