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Forza Italia dice ‘no’ alla realizzazione del centro Megalò 2, la nota di Lorenzo Sospiri (FI)

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“Forza Italia dice ‘no’ alla realizzazione del centro Megalò 2, sul quale pesa come un macigno il parere negativo espresso dal Segretario dell’Autorità di Bacino in quanto in netto contrasto con la normativa del Piano stralcio di difesa ambientale. Inoltre, mentre il rinvio di appena sette giorni dell’esame del fascicolo da parte della Commissione di Via regionale, dal 16 marzo a domano, 23 marzo, sembra voler agevolare il proponente, convalidando l’atto di vendita tra la uscente Sirec Srl e la Sile Costruzioni Srl, non ricorrono le condizioni di esame come ‘progetto realizzato o in corso di realizzazione’, come richiamato nel fascicolo, visto che il nuovo centro commerciale Megalò 2 non è stato ancora realizzato, né risulta essere stato aperto il cantiere. Sono queste le tre osservazioni che ho presentato personalmente al Dipartimento delle Opere Pubbliche – Commissione di Valutazione Ambientale che domani tornerà a riunirsi per esprimersi sul progetto di Via delle opere di messa in sicurezza ai fini idraulici dell’area Prusst e sulla modifica planimetrica dell’intervento edilizio di completamento per la realizzazione degli edifici commerciali di Megalò 2. Un progetto che necessita ancora di molti approfondimenti, sia sotto il profilo normativo che amministrativo, e contro il quale siamo pronti a dare battaglia”.

Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ufficializzando il contenuto delle Osservazioni presentate.

“Innanzitutto – ha spiegato il Capogruppo Sospiri – la norma prevede che i progetti sottoposti a Via devono essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione per intero del provvedimento di Valutazione d’incidenza ambientale sul sito web dell’Autorità competente, pubblicazione che diventa data di decorrenza dei cinque anni. Ora, il giudizio sul progetto è stato rilasciato il 10 aprile 2012 e giungerà a scadenza, ovvero sarà inefficace, a partire dal 10 aprile 2017. A questo punto è facile dedurre che la necessità, e la fretta, di esprimersi in tempo utile, ossia prima del 10 aprile prossimo, anche sugli aspetti di diversa distribuzione dei volumi in variante al giudizio di Via del 10 aprile 2012 sembra avvantaggiare la ditta proponente nel reiterare il precedente giudizio di Via, in modo da far ripartire i cinque anni di tempo per la realizzazione del centro commerciale. In questo modo si andrebbe ad aggirare anche la norma secondo cui la procedura di Via va comunque reiterata sul progetto complessivo e non solo sulle singole componenti ambientali contenute nello studio presentato, ossia le opere di canalizzazione e regolazione dei corsi d’acqua e le modifiche di estensione ai progetti realizzati. Questo sembra giustificare il frettoloso rinvio al 23 marzo della seduta di Via, permettendo di convalidare l’atto di vendita tra due società  e permettendo alla nuova di far ripartire i termini per la validità del giudizio di Via. Poi: nel fascicolo si fa riferimento all’esame, da parte della Commissione Via, ‘dei progetti realizzati o in corso di realizzazione’: una corbelleria visto che è evidente che il centro commerciale Megalò 2, oggetto di esame, non è stato ancora realizzato, mentre non ci è dato sapere se i lavori per la sua costruzione sono iniziati, ma è certo che non è presente alcun cartello di cantiere con i dati dei lavori da eseguire e le autorizzazioni e licenze".

"Ciò significa che non ricorrono le condizioni per esaminare la proposta. Infine, dato ancor più rilevante, va tenuto in ferma considerazione – ha ancora sottolineato il Capogruppo Sospiri – il pronunciamento del Segretario dell’Autorità di Bacino regionale che, con due distinte note del 23 novembre e 12 dicembre del 2013, ha espresso il parere negativo sulla realizzazione del Megalò 2, in quanto in netto contrasto con la normativa del Piano stralcio di difesa ambientale che non consente in alcun caso aumenti del rischio idraulico, anche in situazioni di ‘pericolosità idraulica moderata’, come quella che caratterizza l’area di progetto. Non risulta che il parere negativo sia mai stato ritirato dall’Autorità di Bacino, perché fra l’altro non è ritirabile; e anche i lavori di prolungamento dell’argine, recentemente autorizzato dal Comitato di Via, non fanno decadere la classe di pericolosità, dunque il parere negativo".

"Riteniamo – ha aggiunto il capogruppo Sospiri – che quelle presentate siano Osservazioni non formali, ma sostanziali, di cui siamo certi che la Commissione di Via dovrà tener conto. Megalò 2 ricade senza alcun dubbio nella vasca di espansione naturale del fiume e non possiamo avallare da un lato quel progetto, e dall’altro imporre ai comuni ‘virtuosi’ del pescarese la realizzazione di vasche di laminazione, invadendo terreni e proprietà, per mettere riparo ai danni urbanistici commessi nel passato sulle aree fluviali”.

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