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Sistema di Protezione dei Richiedenti asilo o rifugiati, Sospiri sul "ricatto" immigrati

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“Entro oggi, mercoledì 22 febbraio, tutti i sindaci della Provincia di Pescara dovranno comunicare alla Prefettura di Pescara la propria adesione o meno al Sistema di Protezione dei Richiedenti asilo o rifugiati, indicando anche quanti presunti profughi intendono ospitare sul proprio territorio. In caso contrario sarà la Prefettura che, con un provvedimento di forza, destinerà immigrati su ciascuna area, decidendo in maniera autonoma anche i relativi numeri. È l’ultimatum contenuto in una lettera inviata dalla Prefettura di Pescara ai sindaci del nostro territorio, gli stessi che da due mesi stanno lottando da soli contro frane, terremoti, valanghe e strade devastate. Un ultimatum che assume il sapore del ‘ricatto’ e che non intendiamo né tollerare né accettare: Forza Italia invita tutti i sindaci a rigettare tale richiesta, inviando alla Prefettura, piuttosto, l’elenco dettagliato di tutte le emergenze che sono in atto e sollecitando il coinvolgimento dell’Ente stesso nei confronti del Governo affinchè mandi aiuti e sostegni”.

Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri rendendo nota la comunicazione.

“Siamo allibiti e sconcertati – ha commentato il Capogruppo Sospiri -: da mesi la provincia di Pescara sta lottando contro delle emergenze territoriali straordinarie. Dal terremoto dello scorso agosto sino alla nevicata di gennaio e febbraio, culminata nella tragedia dell’Hotel Rigopiano a Farindola, i nostri sindaci stanno vivendo una delle stagioni più nere della storia abruzzese, ogni giorno in prima linea, abbandonati dal Governo, a combattere contro strade devastate, arterie chiuse per frane che hanno imposto l’evacuazione di intere frazioni, scuole crollate a causa del sisma e studenti delocalizzati in sistemazioni di fortuna, aziende in ginocchio, imprese agricole che in due mesi hanno perso tutto. E ora su quegli stessi sindaci è arrivata una nuova batosta che ha il sapore della beffa: lo scorso 17 febbraio la Prefettura di Pescara ha inviato una comunicazione ufficiale sostenendo, in sostanza, che ormai dobbiamo prendere atto che l’arrivo in Italia di ondate di presunti profughi non è più un’emergenza ma una realtà ordinaria alla quale dobbiamo abituarci, programmando l’accoglienza in ubbidienza a quanto disposto dal Governo, ovvero accettando supinamente, senza permetterci di esprimere una parola di contestazione, la ripartizione di 2,5 presunti profughi ogni mille residenti e di 6 posti per ciascun Comune con meno di duemila residenti. In altre parole si impone ai sindaci di aderire allo Sprar, il Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati".

"E che è un’imposizione obbligatoria lo si capisce dalla chiosa finale della lettera, ovvero i Comuni che appartengono allo Sprar o che manifestino la volontà di aderirvi per ‘un numero di posti almeno pari alla quota di migranti assegnata a ciascun Comune, saranno esenti dall’attivazione da parte della Prefettura di ulteriori forme di accoglienza sul proprio territorio’. In altre parole, o i sindaci aderiscono volontariamente allo Sprar, o sarà la Prefettura che, con un proprio provvedimento d’imperio, assegnerà i migranti e l’ultimatum scade domani, mercoledì 22 febbraio. Forza Italia – ha detto il Capogruppo Sospiri – giudica tale atto non solo inaccettabile, ma assolutamente inopportuno nel momento storico che i nostri sindaci stanno vivendo: è assurdo pensare che dei sindaci che stanno affrontando con le sole proprie forze delle emergenze straordinarie che hanno causato morti e devastazioni, e che non hanno risorse neanche per aiutare i propri concittadini, oggi si debbano preoccupare di trovare ospitalità e intrattenimenti per persone che fuggono non dalla guerra, ma semplicemente dalla povertà e che rischiano di ritrovarsi in situazioni di pericolo sui nostri territori. A questo punto diciamo ‘no’ ai ricatti: invitiamo tutti i sindaci della provincia di Pescara a rifiutare l’ultimatum, a comunicare la propria ‘non disponibilità’ all’accoglienza e ad allegare alle proprie comunicazioni l’elenco delle emergenze in atto nei propri territori, sollecitando, piuttosto, l’impegno operativo della Prefettura, quale Autorità di Governo sul territorio, per individuare soluzioni tempestive a tutela delle popolazioni. Intanto porteremo la questione sul Tavolo regionale per aprire un confronto con l’assessore Sclocco che, al solito, sta brillando per la sua assenza in una vera emergenza sociale”.

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