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Terna Rete Italia S.p.A. - STOP dal Comune di CEPAGATTI

Il Responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune di CEPAGATTI (PE) Arch. Cinzia COLANTONIO ordina l’immediata sospensione dei lavori annessi e connessi alla costruzione della nuova centrale di conversione, sita in loc

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Un’ordinanza che reagisce all’ennesima denuncia del non rispetto degli atti di autorizzazione e delle vigenti Leggi in materia da parte di Terna Rete Italia S.p.A. e/o Sue mandatarie.
Questa volta parliamo della famosa e tanto discussa Interconnessione in corrente continua HVDC 500 kV ITALIA – MONTENEGRO ed opere annesse e connesse, autorizzata con Decreto Interministeriale n. 239/EL-189/148/2011 del 28/07/2019 ed interessante i comuni di Pescara, Spoltore e Cepagatti, in provincia di Pescara ed il comune di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti.
Dopo il Decreto di autorizzazione di questa mastodontica infrastruttura energetica, passata per imprecisati motivi senza neanche essere sottoposta alla Valutazione di Impatto Ambientale, nulla di ufficiale si sa, non risulta essere stato pubblicato on-line neanche un atto del progetto autorizzato e tra continui rimpalli di competenze tra Ministeri e Comune di CEPAGATTI (PE) sta di fatto che ad oggi non è possibile sapere liberamente, così come vogliono le vigenti Leggi in materia di trasparenza amministrativa, con semplice accesso sui siti Istituzionali di cosa riguarda la suddetta opera.
Di conseguenza, ovviamente, come si conviene in uno Stato di Diritto non si sa neanche chi deve vigilare e controllare se l’opera in questione viene correttamente realizzata in conformità e nel rispetto dell’atto di autorizzazione e delle vigenti Leggi in materia e chi viene chiamato a fare chiarezza in merito, come di consuetudine, non risponde.
Così, in questo clima “omertoso” il 04 dicembre 2018, in relazione all’esecuzione di nuove opere a servizio della nuova “minuscola e poco invasiva (sei ettari ed alta più di trenta metri)” centrale di conversione dell’energia elettrica che dovrebbe arrivare dal MONTENEGRO, nei pressi del fosso Madonna, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale ed idrogeologico, veniva sporta
                  
denuncia da parte dell’Associazione Piano Pulito per l’esecuzione delle stesse in violazione del D.P.R. 380/2001 e s.m.i. essendo stato aperto il cantiere senza nessuna cartellonistica e recinzione.
Con massima celerità interveniva, dopo un mese dalla denuncia il 04 gennaio 2019, il Comando della Polizia Locale del Comune di CEPAGATTI (PE) che, con relazione di accertamento prot. n. PL. 17 del 04 gennaio 2019 chiudeva il proprio rapporto dichiarando quanto segue: (...) Giunto sul posto e precisamente nelle vicinanze della Stazione di Conversione denominata MON.ITA accertava che: - realizzazione di uno scavo per l’attraversamento, su via Sardegna, di un tratto di condotta fognaria che collega le acque nere della Stazione summenzionata ad un pozzetto di acque nere pubblico; la seguente opera è stata realizzata con autorizzazione n. 12 del 11/05/2018 rilasciata dal Servizio 5° - Lavori Pubblici del Comune di Cepagatti ed è individuata e descritta negli elaborati a firma dell’Ing. Pierdavide Tucci allegati alla suddetta autorizzazione. – realizzazione di un collettore di scarico di acque bianche e manufatto di immissione al fosso Madonna, opere autorizzate con SCIA (???)del 15/05/2018 protocollo comunale n. 10703 rilasciata dal Servizio n. 4° - Urbanistica e Assetto del Territorio (???). Si aggiunge, inoltre, che al momento del sopralluogo, sulla recinzione di cantiere, è stato rilevato e fotografato il cartello di cantiere (si allega documentazione fotografica). Alla luce di quanto sopra riferito e della documentazione acquisita ed esistente presso gli uffici tecnici comunali si riferisce che al momento del sopralluogo (osservazione: un mese dopo la denuncia) non si sono evidenziate violazioni alle norme edilizie urbanistiche.(...)
Alla richiesta di copia degli atti di “autorizzazione” (???) citati nel suddetto rapporto della Polizia Locale, in qualità di controinteressato, confermando il muro di omertà, si è opposta sia la società Terna Rete Italia S.p.a. con nota/pec del 24.12.2018 che il responsabile dell’ufficio urbanistica del Comune di CEPAGATTI con nota prot. n. 480 del 09.01.2019 dichiarando quanto segue: (...) Pertanto in applicazione del combinato disposto dell’art. 9 del D.P.R. 184/2006 e dell’art. 24 della Legge 241/90 si comunica, con la presente, il non accoglimento della richiesta per la mancanza di interesse diretto (???), concreto ed attuale (???), così come richiesto dall’art. 2 del D.P.R. 184/2006, e per quanto contenuto al comma 3 dell’art. 24 della Legge 241/1990.
In sintesi, lo stesso responsabile dell’ufficio urbanistica che oggi emette l’ordinanza di sospensione dei lavori a seguito di un approfondimento istruttorio sulla “SCIA del 15/05/2018 protocollo comunale n. 10703”, il 09 gennaio 2019, archiviava il precedente procedimento e non concedeva copia del suddetto documento perché a Suo dire chi lo richiedeva voleva effettuare un controllo generalizzato dell’operato della pubblica amministrazione (Art. 24 comma 3 della Legge n. 241/1990 che recita: Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni).
Si arriva così al giorno 18 luglio 2019 quando, a seguito del prosieguo dei lavori sopra citati, già denunciati nel dicembre 2018, il sig. D’AMICO si vede invadere i propri terreni e distruggere le colture sugli stessi presenti.
Quanto accaduto il giorno 18 sui terreni del sig. D’AMICO evitiamo di raccontarlo perché si ritiene il comportamento assunto da parte dei rappresentati di Terna Rete Italia S.p.a. non lodevole e certamente non consono a chi dovrebbe rappresentare lo Stato nell’esecuzione di opere ritenute di pubblica utilità; ma questo è un copione che ormai si ripete da anni su tutto il territorio Nazionale.
Venerdì 19 luglio 2019 il sottoscritto, in qualità di consulente tecnico di parte dell’Associazione Piano Pulito nonché del sig. D’AMICO, sporge denuncia raccontando quanto accaduto il giorno precedente e per miracolo, perché di vero miracolo potrebbe trattasi, il giorno 25 luglio 2019 arriva l’ordinanza di sospensione dei lavori nei confronti: della Società Terna Rete Italia S.p.A.; dell’Ing.
                            

BELLIZZOTTI Antonio; della Società Toshiba Transmission & Distribution Europe S.p.A.; dell’Ing. Pierdavide TUCCI e dell’Ing. Loris DE FLAVIS.
Dall’esame dell’ordinanza, perché ad oggi in attesa delle controdeduzioni del controinteressato Terna Rete Italia S.p.A.non ci è dato modo di avere copia degli atti nuovamente richiesti, emerge che:
1. la Società Terna Rete Italia S.p.a. nella SCIA prot. n. 10703 del 15/05/2018, senza alcun atto
legittimante, ha dichiarato di eseguire i lavori anche sui terreni del sig. D’AMICO tanto da
ritenersi legittimata ad invaderli distruggendo anche le colture sugli stessi presenti;
2. la Società Terna Rete Italia S.p.a., per imprecisati motivi, sta eseguendo nuove opere annesse e connesse alla nuova stazione di conversione appartenente al progetto di Interconnessione ITALIA – MONTENEGRO, autorizzato con Decreto Interministeriale nel 2011, attraverso DIA e SCIA presentati all’Ente Locale, bypassando di fatto, nel rispetto della Legge n. 55/2002 e
dell’art. 7 del D.P.R. 380/2001, l’autorizzazione unica da parte di ente sovraordinato.
Si potrebbe pensare ad una banale svista e/o errore di distrazione ma il caso vuole che le suddette discrasie sono state riscontrate, fatte sempre dalle stesse persone, anche per quanto attiene l’ampliamento della stazione elettrica esistente sita in via Abruzzo che da una superficie di circa 20.000 mq. autorizzata nel 1974 è triplicata negli anni passando a ricoprire l’attuale superficie di circa 60.000 mq. senza alcuna autorizzazione; questo comunque fa parte di un’altra raccapricciante storia che a breve racconteremo.
Ma cosa pensano gli abitanti del Comune di CEPAGATTI (PE) che vivono nelle immediate vicinanze dei suddetti detrattori ambientali che vengono regolarmente costruiti, come nel caso di specie, con il bene placito del Comune che incassa milioni di Euro, senza rispettare le vigenti Leggi in materia a discapito della proprietà privata e del diritto alla salute garantito dall’art. 32 della Costituzione Italiana?
Questo forse lo scopriremo nella seduta di Consiglio Comunale che si svolgerà dalle ore 18.00 in poi il 31 luglio 2019 alla quale, da indiscrezioni, dovrebbe partecipare anche l’Associazione Piano Pulito che si è costituita proprio in virtù delle innumerevoli malefatte.
 

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