Il “Palio delle Pupe” compie 41 anni ed il comune di Cappelle sul Tavo si prepara a questo importante appuntamento per il territorio, molto noto, nato nel 1975.
Il palio ha luogo la sera di ferragosto presso il campo sportivo, e coinvolge le quattordici contrade del paese, con i nomi offerti dalla tradizione dialettale: Lu Quarte da Cape, La Marianna, La Pignatara, Lu Quarte da Pite, A Pite a li Coste, La Piazza, Abball a lu Cucchione, La Habbine, Ammond a la Valle, Lu Cucchione, Lu Crucifisse, Lu Magazzeno, Lu Colle di Barbone, Li Vragne.
Queste contrade si presentano in gara, raramente sono tutte, con le “pupe” che nel pomeriggio a partire dalle ore 16 da piazza Marconi, cuore di Cappelle, sfilano su carri appositamente allestiti e mostrati per le vie del paese ed ogni anno viene assegnato un tema.
La “pupa” è un pupazzo di cartapesta che raffigura una donna dalle forme abbondanti, nel cui interno cavo si nasconde un uomo che la fa fare dei movimenti come camminare e ballare. Il fantoccio, che porta in varie parti del corpo fuochi artificiali, inizia a danzare accompagnato dal suono di allegri motivetti mentre esplodono i numerosi bengala e petardi chereca con sè: i fuochi hanno termine con un grande scoppio finale che scaturisce di solito dalla girandola che ha sulla testa.
Una giuria dichiara infine vincitrice la contrada che ha presentato la “pupa” più bella e originale. L'avvenimento ha in realtà radici antiche: si tratta infatti della rivisitazione di un'usanza connessa ai riti di fertilità della terra e risalente a tempi remoti quando cioè le “pupe” erano bambocci posti nei campi a salvaguardia delle coltivazioni e bruciati poi per propiziare un abbondante raccolto. Una manifestazione unica nel suo genere che porta in alto l'orgoglio del paese e di chi, ormai da 41 anni, ne fa parte.