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Il Contributo di Giacomo Sabucchi alla vittoria di Mario Chiaraviglio alle elezioni del 1911.

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Remo di Leonardo

Alle elezioni politiche del collegio elettorale uninominale del Regno d’Italia di Città Sant'Angelo, per l'elezione della Camera dei deputati del 7 marzo e 14 marzo (ballottaggi) 1909, il barone, senatore Giuseppe De Riseis, appartenente al gruppo parlamentare della Sinistra costituzionale dei liberali democratici e poi Unione democratica, viene sconfitto a seguito di una burrascosa elezione in cui, a detta del Corriere abruzzese (Teramo) di cui il barone era fondatore, gli avversari ricorsero a calunnie e perfino a brogli elettorali.  

La sua influenza e il suo prestigio in quel collegio elettorale rimasero comunque notevoli come è suggerito dal fatto che, dopo due anni, il 26 gennaio 1910 nominato senatore per la terza categoria, convalidato il 26 febbraio successivo, scese in campo per sostenere la candidatura di Mario Chiaraviglio, ingegnere, genero di Giolitti, massone e candidato nel partito Radicale Collegio Elettorale di Città S. Angelo (Teramo 3) per l’elezione a deputato dell’8 gennaio e 15 gennaio contro i candidati Marino De Filippis Delfico, laureato in Legge e Rosolino Colella, Dottore in scienze naturali e in medicina e chirurgia. Elezioni decretate con Regio Decreto – 832 -01/12/ 1910.

Dal Corriere Abruzzese del 14 gennaio 1911, anno XXXVII, N 554.

I tempi sono maturati. – Le schiere maurine sono ridotte alla metà.

Pianella 11- 1

    Vi ricordate i fiumi di inchiostro sciupati sui giornali per decantare le vittorie maurine in Pianella? Vi ricordate lo sbraitare di Tizio, le presuntuosità di Caio, le fanfaronate di Martino? Dice l’antico adagio: «Col tempo e con la paglia si maturano le nespole”. E i tempi sono davvero maturati. 

L’infausto Maury è lungi da noi le cento miglia, sebbene di tratto in tratto rifaccia una capatina in questi nostri luoghi.

    La piaga cancrenosa e verminosa del maurinismo sta per guarire mediante le cure radicali che di giorno in giorno noi stiamo somministrando. Volete avere una prova di questo vi assevero, o buon lettore di quanto foglio? La prova è questa: i maurini di

Pianella non sono solamente decimati, ma ridotti né più né meno che alla metà, da un centinaio a quarantotto quanti furono i delficani di domenica scorsa.

    Io non sono un ottimista, ma conosco molto bene i polli di questo pollaio. Ora che si sa che Pianella è per sei settimi favorevole a Chiaraviglio i quarantotto votini di Delfico si ridurranno di molto, e non varranno né suono di lusinghe né suono di metallo a mantenerli stretti in pelottone.

   E questo è tutto.

Dal Corriere Abruzzese del 22 gennaio 1911, anno XXXVII, N 555-556

LA CRONACA DELLA BATTAGLIA.

          In altri paesi del Collegio.

    Nel pomeriggio furono visitati alcuni paesi del collegio: Rosciano, Cepagatti, Pianella. Accoglienze entusiastiche dovunque. In Pianella tenne un pubblico comizio l’on. Cannavina, destando entusiasmo indescrivibile. A Moscufo era andato il prof. Trevisonno che di lì poi partiva per Elice.

          I primi risultati.

    Alla sera incominciarono a giungere i risultati di alcune sezioni. Quando arrivarono quelli di Loreto vi furono grandi applausi, che fece veramente impressione il costatare che Chiaraviglio aveva guadagnato gran numero di voti, mentre il Delfico ne aveva perduti parecchi.

    Applausi moltissimo anche quando giunse l’esito delle votazioni di Rosciano, gli evviva furono infiniti e la gioia fu stragrande, allorchè si seppe la plebiscitaria votazione di Pianella, che fu accolta al grido di Viva Sabucchi! […]

         La dimostrazione di giubilo.

    Dal Collegio Mario Caraviglio già aveva tanti voti per cui la vittoria era assicurata e una dimostrazione di giubilo immediatamente e spontaneamente fu organizzata. Dieci, venti, bandiere sventolarono tra la folla che si recò verso il palazzo Mezzopreti per acclamare l’on. Chiaraviglio. Di lì si mosse verso la stazione ingrossando sempre più. Si attraversò la via dello stabilimento, e poi si andò verso la villa del senatore Giuseppe De Riseis, e si gridò laggiù: - Viva De Riseis, viva Chiaraviglio!

        Chiaraviglio a Teramo.

    Scendeva la sera, quando il pubblico si allontanava, e l’on. Chiaraviglio accompagnato dal cav. Giacomo Sabucchi insieme al nostro direttore, prendeva l’automobile, dirigendosi alla volta di Teramo per fare una breve visita al Prefetto della Provincia e alla sezione radicale e ai partiti democratici […] 

    L’ on. Chiaraviglio dopo la cena accompagnato sempre dal cav. Giacomo Sabucchi e dal nostro direttore, riprese la via di Castellammare, nella magnifica automobile, che nella sera seguente doveva essere presa a pietrate e a fucilate da un pugno di fautori della candidatura del Conte.

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