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Strada provinciale Pianella – Cartiera: cittadini esasperati; il 13 luglio Consiglio straordinario

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Dal 23 gennaio la provincia di Pescara ha interdetto la circolazione sulla strada provinciale Pianella – Cartiera a seguito del cedimento di un fronte franoso di circa 300 metri che ha interessato parte del piano viario.

“Sono ormai quasi 6 mesi che cerchiamo in ogni modo di porre all’attenzione della provincia di Pescara e della Regione Abruzzo le gravissime conseguenze che la totale interdizione dell’arteria provoca per migliaia di famiglie ed imprese della provincia di Pescara - esordisce il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli -. Si tratta della principale arteria di collegamento tra la Val Tavo e la Val Pescara che serve per raggiungere ospedale, università, centro agroalimentare, costituisce fondamentale snodo per tutto il comparto edile poiché tramite quell’arteria transitava la gran parte del materiale di cava destinato alle attività edili di tutta la provincia e non solo, senza considerare le attività commerciali di tutti i comuni interessati pregiudicate dal calo di clientela che si aggrava di mese in mese.”

Il consiglio comunale si terrà giovedì 13 luglio, alle ore 18.30, presso la sala consiliare e sarà aperto al contributo dei vari livelli istituzionali interessati, poichè sono stati invitati il Prefetto di Pescara Francesco Provolo, Il Presidente della giunta Regionale Luciano D’Alfonso, il Presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco, gli assessori regionali, i capigruppo consiliari in regione, i consiglieri provinciali ed i sindaci dei comuni limitrofi.

“E’ assolutamente necessario – continua il primo cittadino - che tutte le forze politiche ed istituzionali prendano coscienza della gravità della situazione che rischia di avere ripercussioni gravissime per la tenuta socio-economica di un’intera area. L’amministrazione comunale, consapevole delle difficoltà della provincia, è pronta a formulare proposte e fare la propria parte per la immediata riapertura parziale al traffico, ma a distanza ormai di 5 mesi gli enti preposti devono assumere impegni e dare risposte sulla soluzione definitiva, perché siamo arrivati ad una vera e propria emergenza”.

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