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Consiglio Comunale a Cepagatti, la dichiarazione di voto su cimitero e "Project Financing" di Di Domizio

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Grande partecipazione ieri al Consiglio comunale di Cepagatti, tante le persone intervenute in particolare per due punti cruciali:

1) Realizzazione Centro di raccolta in località "Piano Marino": l'associazione "Piano Pulito" e altri cittadini residenti di Villanova, in gran parte in c.da Bucceri (dove sorge Piano Marino) hanno costretto in consiglio, dalle dichiarazioni dei consiglieri della minoranza Di Domizio, Cantò, Ciuffi, Petaccia, Paolini, insieme ai consiglieri di maggioranza Tatilli, Marsili e Sborgia a ritirare il punto all'O.d.G. Contestualmente la stessa maggioranza ha messo ai voti una mozione in cui si affermava un diverso metodo di raccolta per sopperire alla non realizzazione del "centro di raccolta" in tutto il territorio di Cepagatti.

L'opposizione ha votato contro tale mozione in quanto non risponde ad un contratto derivato dal bando di gara e compromette un metodo di raccolta rifiuti che ha suscitato invidia in tutto l'Abruzzo visti i numerosi premi degli enti preposti conferiti al nostro comune. L'opposizione ha sottolineato che il territorio comunale  è abbastanza vasto per individuare un'altra area per la realizzazione del centro di raccolta a patto che venga anticipatamente concertata con i residenti del luogo individuato. Ha ribadito: "assolutamente non in c.da Bucceri" perché vessata in quanto ha già dato alla comunità di Cepagatti e non solo, per l'opera definita dallo Stato necessaria e strategica per il centro Italia denominata TERNA.

2) Cimiteri "Project Financing" e proprio a proposito di ciò il gruppo "Insieme per Cepagatti" invia una dichiarazione di voto.

 

Sig. Sindaco, Presidente e cari consiglieri della maggioranza.

Noi del gruppo "Insieme per Cepagatti", abbiamo chiesto questo Consiglio comunale, al solo scopo di distogliervi dalla scelta politica di PRIVATIZZARE i CIMITERI.

Già nella delibera di G.M. n. 78 del 4 agosto, inerente l’ approvazione del Piano degli Obiettivi 2016, sebbene tale volontà fosse nascosta tra le righe per passare inosservata, evidenziai, ai miei colleghi consiglieri di minoranza la vostra intenzione a ricorrere ai capitali privati per finanziare l’ampliamento dei cimiteri comunali. Oggi, la delibera n. 111 del 31/10/2016, fuga ogni dubbio sulla reale volontà di questa giunta e sull’intenzione di renderla concreto attraverso un project financing. Nelle considerazioni e nel deliberato della Giunta, s’intravede la consapevolezza dell’errore di scelta, mascherata dall’esplicitata premura di mantenere invariati i prezzi dei loculi e delle aree per cappelle gentilizie, e della realizzazione di un maestoso tempio crematorio che in altra epoca avrebbe suscitato l’invidia d’imperatori romani. Trattasi invece di un normale forno crematorio addobbato di altisonanti aggettivi volti a distogliere lo sguardo dagli interessi dei privati. Il percorso intrapreso da quest’amministrazione con il project financing ha già dato dimostrazione di essere fallimentare per i cittadini e per l’ente pubblico nei comuni di Pescara, Francavilla, Pianella ecc.

Oggi, noi della minoranza, ci rivolgiamo al Sindaco affinché sia annullata in autotutela la citata delibera di giunta.

Vogliamo chiarire perché siamo contrari a tali scelte, cercando di non scendere in polemiche sterili e infruttuose.

Premetto che io personalmente, mi trovo mio malgrado o per fortuna, in più vesti nell’affrontare questo problema:

1) Amministratore di una ditta locale di pompe funebri;

2) Vice presidente dell’A.N.I.F.A. (Associazione Nazionale Imprese Funebri Artigiane);

3) Consigliere comunale.

 

La Ditta Durante non ha interessi in ampliamenti cimiteriali del genere, svolge servizi cimiteriali al solo scopo di ultimare un servizio funebre. Gran parte dei cittadini può dare testimonianza di quanto appena detto.

Nell’esercitare la professione, ho sempre rispettato delle regole deontologiche di comportamento e cercato di farle rispettare anche ai miei associati. Regole che pongono la famiglia dolente in primo piano. Le famiglie dolenti in virtù del lutto subito hanno la necessità di delegare le incombenze organizzative della cerimonia funebre, l’imprenditore funebre deve porsi a fianco e non di fronte ai parenti che hanno subito un lutto. Ovviamente un tale mestiere comporta sacrificio, pazienza, delicatezza e soprattutto umiltà, l’associazione ANIFA opera per rivendicare e tutelare la specialità di un tale mestiere che ha evidenti ricadute sociali.  

Ho fatto questa parentesi per spiegare meglio su quali problematiche ci stiamo muovendo.     

In qualità, in passato come segretario A.I.F.A.M. (Associazione imprese funebre Abruzzo e Molise) e da anni in qualità di vice presidente di un'associazione nazionale di categoria (ANIFA), sono ormai decenni che mi batto insieme ai miei colleghi per affermare un principio fondamentale: non permettere la privatizzazione dei cimiteri. Testimonianza è l'ultima legge regionale n. 41 dell’agosto 2012 di polizia mortuaria, redatta in gran parte da me in collaborazione con tutte le associazioni e le imprese funebri che svolgono l’attività nella nostra regione.

Un punto fondamentale della citata legge riguarda l'incompatibilità delle imprese funebri nella gestione dei cimiteri. Allo stesso modo la mia associazione è contraria alla vendita da parte dei privati, di loculi, aree per cappelle gentilizie, sepolcreti ecc. con la scusa di averli realizzati tramite appalti o project financing. L’ente pubblico deve garantire i cittadini da derive monopolistiche, mantenendo essa stessa un filo diretto con i cittadini per la vendita/concessione di detti manufatti cimiteriali, salvaguardando nello stesso tempo le regole del libero mercato e soprattutto gli artigiani e le maestranze locali (i marmisti, le piccole imprese edili ecc.)

Infine, da consigliere comunale, voglio ricordare che sebbene "l'amministrazione Cola", per evitare errori del passato, con opportuno regolamento limitò l'acquisto dei loculi ai soli cittadini residenti con un'età non inferiore ai sessantacinque anni, a questa maggioranza appena insediata, manifestai il problema della mancanza di loculi che si sarebbe verificato dopo circa tre anni. Furono suggeriti i modi per ottenere le risorse economiche e per individuare i luoghi dove realizzare tali manufatti cimiteriali. In realtà un tempo largamente sufficiente per risolvere il problema. Purtroppo, voi non ascoltaste, con il senno di poi si potrebbe pensar male l’amministrazione colposamente seppur avvisata, non agisce e all’emergenza puntuale sopravviene i nefasti progetti dei privati già in protocollo che diventano così presentabili e giustificabili.

“Nel quotidiano “Il Centro” di alcune settimane fa, ho letto le dichiarazioni dell’assessore al ramo Santavenere, che auspicava una collaborazione con la minoranza, dimenticando che un mese prima quest’ultima aveva suggerito di realizzare quegli inutili sedici loculi in altro loco. Infatti, questo misero numero di manufatti, non risolve minimamente l’autonomia del comune per far fronte alle esigenze dei cittadini, le statistiche a riguardo sono facilmente reperibili. In più, il punto dove sono stati realizzati era strategico per il futuro sviluppo del cimitero, infatti, in quella posizione era prevista un’apertura per un eventuale ampliamento adiacente al cimitero di Cepagatti capoluogo. Inoltre con riferimento alle dichiarazioni dell’assessore, sempre nello stesso articolo, circa la necessità di consultare dei tecnici, ebbene, “Sappiate che io non sono né un tecnico né un professionista, ma un luminare in questa materia.”.

Facciamo ora degli esempi pratici per meglio chiarire la portata economica del project financing applicata ai nostri cimiteri.

Ipotizziamo un piccolo ampliamento dell’area cimiteriale di Cepagatti capoluogo circa 5000 mq. e tenendo conto delle stesse tariffe, come specificato nella delibera di giunta n.111 del 31/10/2016. per le concessioni di loculi e aree per le cappelle.

In quest’area possono essere comprese al netto di viali e locali di servizio ecc. 500 loculi perimetrali e 200 aree di mq. 20 per la realizzazione di cappelle gentilizie o sepolcreti.

Analizziamo i costi:

1)Acquisto terreno agricolo 5000 mq. X €15.00 = €75.000,00

  1. Recinzione perimetrale con cancelli di accesso, viali, sottoservizi luce, acqua, rete fognanti e locali di servizio € 60.000,00
  2. Realizzazione di 500 loculi X €. 250,00cad.uno = €125.000.00

Totale spese €. 260.000.00

Ora consideriamo i ricavi:

  1. 500 loculi X 1.700.00 cad.uno = € 850.000.00
  2. 200 aree per cappelle X € 4.000.00 cad.uno = € 800.000.00

                                                Totale ricavi €.  1.650.000.00

Utile netto per la ditta, una risorsa sottratta al comune o danno erariale,  di  € 1.390.000.00

Va precisato che la ditta realizza sul venduto, quindi senza rischio d’impresa.

Ripeto, un piccolo esempio per mq. e numero di manufatti da realizzare.

Questo è solo l’inizio, speriamo che non vogliano vendere anche i grezzi delle cappelle gentilizie, altrimenti basta moltiplicare l’utile x 10 (oltre 10.000.000 di euro), ciò al netto, di quanto specificato nella delibera di Giunta del solo famoso indirizzo politico, dei servizi di tumulazione estumulazione, inumazione, custodia, pulizia, bonifiche, per un numero di anni sconosciuto.

Dalle proposte protocollate in Comune vogliono regalarci un tempio crematorio, non è altro che una spesa di manutenzione e di gestione perché non congruo rispetto alle richieste di mercato.

Inoltre se si considera che non vi sia una normativa nazionale che disciplini il dislocamento dei forni crematori sul territorio nazionale, l’investimento in questione è dal punto di vista logistico-economico-finanziario assolutamente insensato, se le ditte proponenti, sono convinte di realizzare solo ed esclusivamente un forno crematorio, che lo facessero a spese loro e non con i soldi dei nostri cittadini, utilizzando il project financing per collegare l’investimento a presunte vendite di manufatti cimiteriali o a ipotetiche gestioni dei servizi (tumulazioni, inumazioni, traslazioni ecc.), che ovviamente in delibera non se ne fa menzione. Questa vicenda pone interrogativi, in alcuni casi inquietanti, cui bisogna rispondere nell’interesse e a tutela dei cittadini prima che siano prese decisioni irreparabili.

Concludo, cara maggioranza da oggi sarà un’opposizione più attenta e perspicace al controllo, che propositiva, visto i sordi cui ci rivolgiamo.

Quello che voi definite un semplice indirizzo politico e solo l’inizio di una catastrofe a danno dei nostri cittadini e della nostra comunità.

Se la vostra idea, più volte ribadita in questo consiglio, è solo ingenuità, vi consiglio di dimettervi perché non siete in grado di valutare le vostre scelte politiche.

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