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Nuovo depuratore, a breve interventi; in azione per disinquinamento del fiume

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Un ulteriore passo avanti sul fronte disinquinamento del fiume Pescara e per la tutela e salvaguardia del mare con il sì della Giunta all’individuazione dell’area per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio della Città di Pescara. La delibera di indirizzo, subito operativa, alla riunione presso la Regione convocata dalla Presidenza su tale argomento.

“L’Amministrazione ritiene strategica la realizzazione di un nuovo depuratore a servizio della Città di Pescara nell’ambito delle iniziative che i diversi livelli istituzionali coinvolti stanno da tempo assumendo per il disinquinamento del fiume Pescara e per la tutela e salvaguardia del mare – riferisce il vice sindaco Enzo Del Vecchio presente alla riunione con i tecnici comunali - A tal fine si impegna ad attivare tutte le necessarie procedure per l’individuazione di un’area ove procedere alla costruzione del nuovo impianto fra quelle che allo stato attuale vengono ritenute le più funzionali ed idonee dal tavolo istituzionale insediato presso la Presidenza della Giunta regionale e su cui si stanno concentrando le verifiche di idoneità da parte degli uffici tecnici dell’Ente".

Si tratta:

  1. area denominata “ex-Cogolo”, di proprietà privata, sita in via Breviglieri;

  2. area denominata “Sansificio”, di proprietà privata, sita in via Torretta;

  3. area di proprietà della ATTIVA S.p.a., sita in via Fiora di Pescara;

  4. area di proprietà comunale prospiciente l’attuale depuratore.

"Non solo, la Giunta ritiene strategica e necessaria per continuare ad agire nel breve sulle criticità manifestate dal sistema della gestione della filiera delle acque reflue, la nomina di un commissario che possa ridurre al massimo i tempi riguardanti progettazione e realizzazione delle opere e la ratifica del Consiglio Comunale del piano degli interventi che il Comune metterà in campo per adeguare tutto il sistema cittadino di depurazione delle acque, al fine di ampliare anche la conoscenza e la condivisione delle arttività svolte.

Il procedimento che vede la Regione attenta a guidare la filiera della gestione delle acque reflue della val Pescara, è giunto così ad una svolta importante grazie a questa delibera, che dopo il tavolo di oggi verrà integrata già entro domani per recepire tutte le fasi dell'azione e puntare così a risolvere il problema delle qualità delle acque di fiume e mare. Nell'atto, oltre ai possibili siti per il nuovo depuratore, sono indicati anche gli itnerventi da realizzarsi nel breve periodo per ottenere risultati significativi già l'estate ventura.

Al termine della riunione, come Comune ci siamo impegnati a dare ancora più concretezza agli indirizzi citati attraverso il coninvolgimento del Consiglio Comunale e individuando percorsi reali su ogni singola ipotesi proposta. In ultima battuta, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso ha rimarcato come, proprio per le azioni di breve periodo, ha interessato la Presidenza del Consiglio dei Ministri ricevendo assicurazioni sulla nomina di un commissario straordinario. I tempi in cui agire sono una variabile che non può sfuggire a chi ha responsabilità, sia per recuperare gli anni di inerzia, ma soprattutto per restituire le condizioni ottimali per lo sviluppo dell'economia territoriale della costa e della nostra regione”.

 

SCHEDA RIASSUNTIVA DELL'ATTO

 

La situazione. Nell’atto approvato l’esecutivo fa il punto sullo stato di salute del fiume e sui risvolti che questo ha sulla balneabilità delle acque di parte del litorale cittadino, monitorata attraverso i nove punti di campionamento. Un trend costantemente negativo riscontrato dal 2012 sui punti posti sulla riviera nord nelle vicinanze della foce del fiume Pescara dal 2012, il luogo delle acque “scarse”, causato dalle condizioni del fiume Pescara, inquinato a causa sia di scarichi abusivi che si trovano sulla sua asta che sul reticolo confluente, sia per l’inadeguatezza dell’impianto di depurazione delle acque reflue urbane e l’assenza di una razionale rete di smaltimento delle acque piovane e delle connesse vasche di raccolta di "prima pioggia". Trend aggravato dalla diga foranea che, costituendo una "occlusione" al libero disperdersi in mare delle acque fluviali.

Le linee di intervento. La Regione, su sollecitazione del Comune di Pescara, per eliminare gli effetti prodotti dalla diga foranea, ha stanziato le risorse necessarie per far fronte agli interventi strutturali previsti nell’adottando Piano Regolatore Portuale, attualmente all’esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in dettaglio, ovvero: 3.500.000,00 di euro della linea III.2.2.a Par FAS 2007/2013 per l’attuazione dell’intervento “Lavori per la funzionalità del porto di Pescara”, e riguardanti l’apertura della diga foranea; 15.000.000,00 di euro con la programmazione del Masterplan - di cui alla D.G.R. n. 1135 del 31.12.2015 (approvazione strategie ed interventi operativi) e D.G.R. n. 229 del 19.4.2016 (approvazione definitiva del programma di intereventi) e sottoscritto con il Presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 Maggio 2016 - per la realizzazione dei lavori riguardanti il prolungamento dei moli guardiani e la modifica planoaltimetrica della diga foranea al fine di consentire il naturale deflusso al largo delle acque fluviali.

Le cose fatte. Il Comune ha assunto un ruolo attivo e sussidiario nei confronti di ACA - soggetto deputato a gestire il SII:

  • le strutture tecniche del Comune di Pescara hanno provveduto, con il contributo della Regione Abruzzo e dell' Università degli Studi “G. D’Annunzio”, a redigere una puntuale e capillare mappatura di tutti gli scarichi abusivi che confluiscono nel fiume Pescara; occorre, altresì, sottolineare che determinante, ai fini della esatta comprensione dei fenomeni, è stata la convenzione stipulata nell’ottobre 2015 fra Comune di Pescara, Capitaneria di Porto di Pescara ed ARTA Abruzzo, che ha consentito di estendere il monitoraggio della qualità delle acque fluviali e marine a tutto il periodo invernale, nonostante che la programmazione regionale di cui al D.Lgs. n. 116/2008 prevedesse tale obbligo solo per la stagione balneare;

  • una volta individuati gli scarichi, si è provveduto a coinvolgere ACA per la loro immissione con opere stabili e/o provvisionali nel collettore rivierasco c.d. "DK15" per convogliarli all’impianto di depurazione;

  • il Comune, nel corso delle analisi di cui innanzi, ha preso consapevolezza della logica di funzionamento che il soggetto gestore aveva definito per la rete fognante esistente (o in realizzazione) e sulle potenzialità tecniche degli impianti di depurazione; in tale azione di supporto alle azioni di valutazione strategica che sono di competenza di ACA, si è trovato nella necessità di valutare la segnalazione pervenuta dall’ATI, Di Vincenzo Dino & C. e Biofert, affidataria della gestione dell’impianto di depurazione di Pescara, che ha evidenziato come il dimensionamento dell'impianto sia assolutamente non compatibile con le portate addotte nei momenti di picco;

  • ne è conseguita la sollecitazione al Presidente della Giunta regionale ad assumere le iniziative straordinarie volte a salvaguardare la predetta infrastruttura e all’ACA S.p.a. a fornire delucidazioni, al fine di avere completa conoscenza di tutti gli elementi necessari per meglio individuare l'entità dei problemi (nuove portate da immettersi nell'impianto di depurazione a seguito della completa realizzazione del DK 15, l’entità delle opere di collettamento realizzate ed in corso di realizzazione e le misure di salvaguardia previste in caso di sversamento in fiume dei reflui non trattati) - (ALLEGATO 2: nota prot. n. 44545 del 6.4.2016; nota prot. n. 56263 del 2.05.2016 e prot. n. 60088 del 10.05.2016);

La depurazione. Dato atto che l’inadeguatezza dell’impianto di depurazione di Pescara si manifesta soprattutto in occasione di precipitazioni piovose, anche di modesta entità, in occasione delle quali l’ACA procede all’attivazione degli scolmatori di piena, con relativo sversamento diretto nelle acque del fiume Pescara e conseguentemente nelle acque marine dei reflui non trattati.

Le ordinanze temporanee. Posto che tali sversamenti impongono al Comune di Pescara, ai sensi della Determinazione DPC28/67 del 6.6.2016 del Servizio Opere Marittime e Acque Marine della Regione Abruzzo (recepita dal Comune di Pescara con ordinanza sindacale n 101 del 20.6.2016), l’obbligo di disporre il divieto temporaneo alla balneazione per le 48 ore successive dei tratti di litorale interessati e che il Sindaco di Pescara, Avv. Marco Alessandrini, nell’adempimento degli obblighi di cui sopra, ha adottato le seguenti ordinanze e ultime:

  • ordinanza sindacale n. 122 del 16.07.2016;

  • ordinanza sindacale n. 136 del 06.08.2016;

  • ordinanza sindacale n. 141 dell’11.08.2016;

  • ordinanza sindacale n. 142 dell’11.08.2016;

  • ordinanza sindacale n. 149 del 22.08.2016;

  • ordinanza sindacale n. 158 del 06.09.2016;

  • ordinanza sindacale n. 160 del 07.09.2016;

  • ordinanza sindacale n. 164 del 12.09.2016;

  • ordinanza sindacale n. 173 del 16.09.2016;

  • ordinanza sindacale n. 175 del 20.09.2016.

L’immagine della città. Episodi che hanno destato molto clamore nell’opinione pubblica con numerosi fenomeni di allarme sociale e conseguente grave pregiudizio all’immagine della città di Pescara ed, in particolare, alla sua economia turistica.

Gli interventi. Da parte del Comune di Pescara si è ravvisata l’esigenza di potenziamento del sistema depurativo urbano con interventi ulteriori rispetto a quelli già programmati dalla Regione Abruzzo consistenti in:

  • intervento per il disinquinamento del fiume Pescara – Progetto DK15 con lavori in fase di ultimazione, da parte di ACA S.p.a., riguardanti interventi tecnici di potenziamento dei sistemi fognari per eliminare sversamenti nel fiume Pescara, oltre che preservare le stesse reti fognarie da inondazioni dovute ad innalzamento del livello del fiume Pescara. In particolare gli interventi concernono: zona 1 – sistema fognario nord (foce Pescara) € 699.000,00; zona 2 – sistema fognario sud (foce Pescara) € 1.903.000,00; zona 3 – tratti fognari di Pescara; zone 4/5 - Spoltore; zone 6/7 – Cepagatti, per un importo (zone 3-4-5-6-7) pari ad € 2.800.000,00;

  • intervento di adeguamento ed ottimizzazione del depuratore di Pescara, ad opera di ACA S.p.a., per l’importo complessivo di € 12,5 mln, come previsto dalle Delibere di Giunta regionale nn. 312 del 20.04.2015, 1135 del 31.12.2015 e 229 del 19.04.2016;

  • manutenzione straordinaria del sistema fognario delle acque bianche nel Comune di Pescara, per l’importo di € 2.800.000,00, finanziato con risorse del Programma PAR FSC Abruzzo 2007-2013, in favore del Comune di Pescara;

  • intervento di riduzione del rischio idraulico del bacino idrografico del Fiume Pescara. Opera di laminazione delle piene del fiume Pescara dell’importo di € 54,8 mln, finanziato con le risorse previste nel Masterplan, il cui progetto definitivo è in attesa del previsto parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;

Nuovo depuratore. Preso atto di quanto emerso nel corso degli incontri tenuti presso la Presidenza della Giunta Regionale d’Abruzzo, l’8 e 31 agosto scorsi circa la formulazione di un piano di intervento che prevede, nel medio periodo, la realizzazione di un nuovo depuratore a servizio delle città di Pescara e Spoltore e, nel breve periodo, alcuni interventi finalizzati ad alleviare le portate idriche addotte all’attuale depuratore di Pescara in occasione di precipitazioni piovose e consistenti nella esecuzione di:

1) vasche di prima pioggia;

2) collettamento fognario di alcune aree urbane del Comune di San Giovanni Teatino e Spoltore con il depuratore di San Martino;

3) condotte dedicate alla raccolta di acque bianche separate dalle acque nere;

4) impianto di deodorizzazione dell’impianto di sollevamento “B0 Madonnina”, sito presso il molo nord del porto canale di Pescara.

Localizzazione dell’infrastruttura. Le aree da individuare per la realizzazione del nuovo depuratore di Pescara devono ricadere nelle immediate vicinanze di quello attuale, per evidenti ragioni di carattere funzionale e strutturale e che, conseguentemente, le attenzioni del Tavolo istituzionale si sono concentrate sugli spazi contigui all’impianto esistente, su cui si stanno compiendo verifiche tecniche per accertare l’idoneità dei siti: “ex-Cogolo”, di proprietà privata, sita in via Breviglieri; area denominata “Sansificio”, di proprietà privata, sita in via Torretta; area di proprietà della ATTIVA S.p.a., sita in via Fiora di Pescara; area di proprietà comunale prospiciente l’attuale sedime del depuratore (al di là dell’asse attrezzato).

 

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