Sulle tre tessere di Pianella che sarebbero state annullate dalla Commissione di Garanzia Regionale ho riscontrato che il metodo adottato dalla stessa Commissione non sia stato abbastanza inclusivo nell’ascolto delle parti, non avendo essa convocato né i tre tesserati on-line (Pozzi, Faieta e Minetti) né tantomeno il segretario provinciale. Inoltre appare strano che un parere contenga un dispositivo verso un organo statutario del Partito senza neppure svolgere audizioni. Per questi motivi ho comunicato alla Commissione che sospendo l’applicazione della sua richiesta in attesa che si svolga l'iter adeguato sull’annullamento delle tessere.

Nel metodo sicuramente la Commissione ha agito di fretta e potrà recuperare, ma nel merito della spiacevole situazione che si è venuta a creare a Pianella voglio essere molto franca: il Pd è un partito aperto, che dialoga, che mira a costruire e non a demolire, è un partito che non ha paura di coinvolgere le persone perché non è nato per proteggere i ruoli di chicchessia o per creare luoghi che diventino proprietà private in attesa di candidature lungi da venire.

La segreteria regionale è da sempre al corrente di questo clima non costruttivo che si è creato nella città di Pianella ed è stata sempre informata dalla sottoscritta dei passaggi più delicati e, poiché questo del tesseramento non è un problema meramente statutario ma ha ragioni politiche, auspico che la segreteria regionale, assieme a tutti gli eletti e i dirigenti di alto livello che conoscono la questione, siano in grado di prendere una posizione chiara e definitiva cercando assieme al Coordinamento provinciale una soluzione.

Ho inoltre inviato alla Commissione di Garanzia Regionale la segnalazione affinché si prendano provvedimenti nei confronti di chi, in spregio del silenzio elettorale di sabato 4 giugno e incurante dell’immagine esterna che si offriva del PD tutto, pubblicava comunicazioni interne della stessa Commissione arrecando un grave danno al Partito Democratico.