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Proposta di mozione relativa alla discarica di Bussi e conseguente inquinamento su Spoltore

Fondamentale presa di posizione della consigliera Marina Febo

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In data odierna la consigliera Marina Febo ha presentato una proposta di mozione a difesa della salute pubblica, a serio rischio da anni per la discarica di Bussi sul Tirino, che ha avvelenato in maniera forse irreversibile le falde acquifere e l'ambiente circostante. Importante anche la richiesta di rivalutare la figura di uno dei tanti onesti funzionari che giornalmente compiono il loro dovere e per questo spesso sono confinati a un ingiusto oblio.

Di seguito le dichiarazioni della Febo, anche a nome della campagna civica "Spoltore sana e pulita":
 
E' importante che l'assemblea democratica spoltorese rompa il silenzio e pronunci un giudizio di ferma e dura condanna per quanto avvenuto e soprattutto individui sin da ora un percorso che trasformi questo evento dannoso in una opportunità di crescita civica per il nostro territorio e la nostra comunità, come accaduto in altre realtà europee, ad esempio la regione tedesca della Ruhr, che in poco più di un decennio ha trasformato vastissime aree inquinate in zone a forte attrazione turistica.
Centrale è senz'altro la figura di Giovanni Contratti, l'assessore comunale pescarese che, nel 1972, ebbe il coraggio di denunciare l'inquinamento di Bussi. La mozione propone l'intestazione di una piazza o una via della città, con l'auspicio che d'ora innanzi vi sia una classe dirigente politica più responsabile e realmente capace di custodire i beni più preziosi che possediamo, l'ambiente e la salute.
Si esortano gli enti competenti a procedere alla bonifica dei territori, la Provincia a individuare, a livello amministrativo, i responsabili della contaminazione e la Regione a rendere operativo il registro dei tumori e a richiedere uno studio epidemiologico dell'Istituto Superiore di Sanità, con l'intervento delle associazioni. Infine, la mozione impegna il Comune stesso a destinare fondi a iniziative educative con le scuole del territorio.
 

 

MOZIONE ex articolo 22 ter del Regolamento del Consiglio Comunale

“Discarica di Bussi e inquinamento su Spoltore”

 

PREMESSO CHE:

1 - il 17 febbraio 2017, la Corte di Assise di Appello di L’Aquila ha pronunciato la sentenza di secondo grado relativa al procedimento penale sulla “Discarica di Bussi”, dando lettura del dispositivo (le motivazioni sono attese per il 18 maggio p.v.); il Comune di Spoltore si era costituito parte civile;

2 - è stato riconosciuto sussistente il reato di avvelenamento delle acque (art.439 c.p.), qualificato nella fattispecie colposa (art.452 c.p.) e il reato di disastro (art.434 c.p.) derubricato in colposo, ma con l’aggravante di cui all’articolo 61 n.3 c.p. (l’aver agito nonostante la previsione dell’evento);

3 - gli imputati sono stati condannati, in solido fra di loro, al risarcimento del danno ambientale cagionato dal reato di disastro colposo, in favore del Ministero dell’ambiente, e al risarcimento del danno, cagionato dal reato di disastro colposo, tra gli altri anche in favore del Comune di Spoltore, da liquidare in separato giudizio civile;

4 - per il Comune di Spoltore è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva nella misura di Euro 25.000,00 oltre al pagamento delle spese di costituzione, assistenza, e rappresentanza in giudizio;

ACCERTATO CHE:

5 - l’inquinamento ultradecennale delle falde acquifere ha comportato per il Comune di Spoltore un danno ambientale di rilevanti proporzioni e un danno alle acque erogate in favore della comunità e provenienti dall’acquedotto “Giardino”, attraverso i pozzi Sant’Angelo. Infatti, il nostro ente partecipa alla gestione integrata del servizio idrico, con rilevanti quote di finanziamento;

6 - risultano altresì incalcolabili i danni alla salute umana, subiti e subendi anche dalla comunità spoltorese (e non solo), come conseguenza di detto inquinamento, che ad oggi non possono essere valutati mancando un adeguato studio epidemiologico e soprattutto non essendo ancora operativo il registro dei tumori e di altre malattie connesse all’esposizione ad inquinanti (i dati che emergono dalla relazione dell’Istituto Superiore di Sanità, depositata nel processo, sono a dir poco agghiaccianti e la dicono lunga su “cosa è stato fatto nel pescarese dalla Montedison con il silenzio assenso della politica a tutti i livelli e per molti decenni”);  

7 - l’inquinamento di Bussi ha prodotto ulteriori conseguenze negative per il territorio, compreso quello spoltorese: i danni patrimoniali derivanti dalla perdita di qualità del servizio idrico, il danno all’immagine sotto molteplici aspetti (lesione dell’immagine turistica del territorio sia in senso stretto, sia sul mercato dei prodotti locali) e i danni morali.

E CONSIDERATO CHE:

8 - è di primaria importanza che, oltre alla condanna pronunciata dall’autorità giudiziaria, l’amministrazione spoltorese rompa l’inspiegabile silenzio della politica ed esprima un giudizio di ferma e dura condanna nell’assise consiliare, organo di massima rappresentanza dei cittadini, rispetto ai fatti accertati nel processo;

9 - è altresì indispensabile che l’amministrazione porti l’intera comunità a conoscenza di quanto accaduto e, soprattutto, si adoperi per trasformare questo evento dannoso in una opportunità di crescita civica per il nostro territorio e la nostra comunità, attraverso un percorso di resilienza collettiva, con le scuole e le realtà associative, come accaduto in altre realtà europee, come la regione tedesca della Ruhr, che in poco più di un decennio ha trasformato vastissime aree inquinate in zone a forte attrazione turistica;

10 - merita la massima valorizzazione la figura di Giovanni Contratti, assessore all’igiene e alla sanità del Comune di Pescara che, nel 1972, ebbe il coraggio di non tacere e anzi di denunciare l’inquinamento causato dalla Montedison a Bussi sul Tirino, cercando di salvare la Valpescara e di evitare i danni all’ambiente e alla salute umana;

11 - è urgente e improcrastinabile la bonifica dei territori inquinati che va sollecitata nelle sedi competenti e nelle forme più adeguate, fino a quando non sarà compiuta; non è tollerabile il ritardo della Provincia di Pescara nell’individuazione amministrativa dei responsabili della contaminazione, secondo quanto previsto dagli articoli 242 e seguenti del d.lgs. 152/2006, come denunciato più volte dal Forum H2O;

12 - va richiesto con forza uno studio epidemiologico da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, come pure la messa in opera del registro dei tumori regionale e di altre malattie connesse all’esposizione ad inquinanti sui territori colpiti da questo inquinamento; 

13 - in ossequio al principio “chi inquina paga”, vanno predisposti senza indugio gli atti sia per la procedura esecutiva per il pagamento immediato della provvisionale di Euro 25.000,00, sia per la richiesta di tutti i danni subiti, con separato giudizio civile;

TUTTO QUANTO PREMESSO, ACCERTATO E CONSIDERATO,

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SPOLTORE:

A) esprime un giudizio di ferma e dura condanna verso chiunque si sia reso responsabile del grave inquinamento di quella che viene definita “la discarica più grande d’Europa”, anche ai danni del nostro territorio e della nostra comunità, e verso quegli enti pubblici che non si sono adoperati per evitare che tutto ciò accadesse;

B) ritiene urgente e improcrastinabile ottenere la bonifica dei territori inquinati; richiede con forza alla Provincia di Pescara di procedere, senza ulteriore indugio, all’individuazione amministrativa dei responsabili della contaminazione;

C) sollecita la Regione Abruzzo a richiedere uno studio epidemiologico all’Istituto Superiore di Sanità, per la valutazione dei danni alla salute dei cittadini spoltoresi e dei territori inquinati, come pure la messa in opera del Registro dei tumori e di altre malattie connesse all’esposizione ad inquinanti, studio che deve essere partecipato e trasparente con costante intervento di associazioni e movimenti alle varie fasi dello studio;

D) dà indirizzo al Sindaco di Spoltore / Giunta p.t. di:

- dare mandato a un legale per l’attivazione della procedura esecutiva per il pagamento di Euro 25.000, quale provvisionale immediatamente esecutiva, come pure per il risarcimento di tutti i danni subiti e sudendi;

- indicare sin da ora che le somme recuperate a titolo di provvisionale e di risarcimento danni siano destinate a progetti educativi per la tutela dell’ambiente, la cura dei beni collettivi e a iniziative civiche con le scuole e le associazioni del territorio;

- dedicare una strada o una piazza importante di Spoltore a Giovanni Contratti, quale amministratore modello per il grande senso di responsabilità dimostrata, poiché nelle vesti di assessore all’igiene e alla sanità del Comune di Pescara, nel 1972 ebbe il coraggio di denunciare l’inquinamento a Bussi del Tirino; auspica una classe dirigente politica più responsabile e realmente capace di custodire i beni più preziosi che possediamo, l’ambiente e la salute.

In fede.

 

Marina FEBO

Consigliere Comunale di Spoltore

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