Lorenzo Sospiri ha un concetto singolare dello Stato e degli impegni che esso assume attraverso i governi. Entrando nel merito, per quanto riguarda il Masterplan i fondi sono stati già approvati dalla Corte dei Conti. Del resto sarebbe singolare e al limite dell’eversivo, se gli impegni tra istituzioni – mi riferisco a quelli deliberati e conclusi, come nel nostro caso – venissero meno al cambiare dei governi.
Sul piano politico, Sospiri, Febbo, Chiodi & co. potranno dire di aver vinto quando sui manifesti e sulle schede elettorali ci saranno non la riforma della Costituzione ma i loro nomi e cognomi. Quando è accaduto l’ultima volta, gli abruzzesi hanno stabilito una maggioranza e due opposizioni, non solo alle regionali ma anche alle recentissime amministrative dove il PD ha vinto ovunque, a dimostrazione che i cittadini scindono il giudizio a seconda di ciò che si vota.
Per cui appare singolare (se non da disperati) tentare di ergersi a rappresentanti di una vittoria che è tale solo se in campo vincono i loro nomi e i loro simboli.