Spoltore dice un "NO" forte e chiaro alle modifiche costituzionali introdotte con la legge di riforma che i cittadini sono stati chiamati a confermare o meno con il referendum costituzionale.
Con la percentuale del 71,11% di votanti, tra le più alte d'Abruzzo, gli spoltoresi hanno deciso che la Costituzione italiana debba rimanere così com'è. Il responso delle urne è stato chiarissimo: i "SI" hanno avuto appena il 33,78% delle preferenze mentre i "NO" hanno praticamente doppiato chi era a favore con una percentuale pari al 66,22. Un dato che non ammette ulteriori repliche.
Il Coordinamento democrazia costituzionale di Spoltore promosso da Enio Rosini, già vicesindaco del comune di Spoltore, i consiglieri comunali Francesco Zampacorta e Roberto D'Intino, Gabriele Scurti, Abramo Damiano, Agostino Karaci, Ernesto Partenza, ex assessore comunale e Stefano Burrani prende atto con soddisfazione del risultato.
"I cittadini ed elettori di Spoltore hanno ben compreso la portata e l'importanza del voto sul referendum costituzionale – spiega il coordinatore spoltorese Remo Lanci -. La Costituzione, la nostra carta fondamentale, non poteva, non può e non potrà mai essere modificata a colpi di maggioranza di governo, qualunque sia il colore e l'orientamento politico. Occorre un percorso comune a tutte le forze politiche per condividere il cammino di un cambiamento che, seppur necessario, deve essere ben ponderato senza sbilanciamenti di sorta. Abbiamo svolto una campagna elettorale lunga, percorrendo tutto il territorio comunale. Abbiamo raccolto firme, incontrato migliaia di cittadini ai quali abbiamo spiegato i motivi che erano alla base della contrarietà del coordinamento, motivazioni che i cittadini hanno ben compreso. Non abbiamo intenzione di dare una lettura politica alla consultazione referendaria anche se i suoi riflessi hanno portato alla caduta del governo Renzi a causa dell'eccessiva personalizzazione del voto. Non sono state utili nemmeno le promesse dei milioni di euro del famigerato "Masterplan Abruzzo" segno di grande maturità dei cittadini-elettori".