Domani a Pianella, alle ore 11.45 si discuterà sul perchè votare "No" al Referendum Costituzionale; interverranno il sindaco di Pianella Sandro Marinelli ed il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, si tratta di un'iniziativa sostenuta da Forza Italia e da Provincia Prima.
L'appuntamento è previsto a piazza dei Vestini ed è aperto a tutti coloro che vogliano partecipare al dibattito ed avere delucidazioni sulle ragioni del "No".
A dare anticipazioni sul perchè votare "No" il prossimo 4 dicembre è lo stesso sindaco di Pianella.
"Innanzitutto bisogna capire cos'è la Costituzione perchè da questo dibattito referendario non è emerso, - spiega Sandro Marinelli - la Costituzione non è una legge ma tiene insieme un popolo, è la Carta dei Valori nella quale il popolo si riconosce e tiene in piedi la sua identità . Il fatto stesso che si sia voluto portare avanti questa cosa ostinatamente contro tutto e tutti è una sconfitta per il Paese che in questo momento non aveva bisogno di dividersi in maniera così lacerante, soprattutto in un momento di crisi generale".
"Adesso ci si lamenta che è stato politicizzato questo referendum, ma io ho visto manifesti con la faccia di un politico affianco alla Riforma Costituzionale quando all'Assemblea Costituente l'allora Capo del Governo De Gasperi si alzò dai banchi del Governo e si andò a sedere tra i banchi del Parlamento perchè la Costituzione non è affare del Governo, quest'ultimo deve "governare", la Costituzione si scrive insieme perchè tocca il Dna del Paese. - prosegue - L'aver voluto affrontare la questione in questo modo ha già purtroppo provocato dei danni, a prescindere dal risultato perchè oggi abbiamo un Paese spaccato in due sulle questioni di fondo".
"Mi preme evidenziare, come amministratore locale, che c'è una prospettiva davvero preoccupante per gli Enti locali; è sempre stato il presidio costituzionale quello che ha consentito agli Enti locali di opporsi agli interventi calati dall'alto senza tenere conto delle realtà territoriali. Come per esempio con il discorso della chiusura delle Province, togliendole dalla Costituzione e non rimettendoci gli Enti di area vasta saranno abbandonate a loro stesse le realtà territoriali, nello specifico saranno compromesse strade provinciali, sfalcio delle erbe, le scuole dei ragazzi, per drenare risorse verso il centro e aumentare la spesa corrente del Governo Centrale. Vengono strozzati Comuni, ridimensionate Regioni, ed il risultato è quello di spostare tutte le risorse dalla periferia verso il centro. E' una mortificazione per i territori ed un attentato per l'art. 5 della Costituzione".
La riforma dunque, secondo il sindaco Marinelli, non porta benefici ed in prospettiva delinea tale scenario: i territori delle aree metropolitane saranno territori con risorse e numero crescente di abitanti, mentre gli altri saranno di serie B, senza strade, senza risorse e nessuna possibilità di sviluppo .