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Pianella. Amministrazione comunale interviene, “certifichiamo i fallimenti di D’Ambrosio, comprensibile l’astio”

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L’amministrazione comunale interviene per replicare alle affermazioni del consigliere comunale ed ex sindaco D’Ambrosio, affidate ai social network e riportate dalla stampa locale.

“D’Ambrosio nella sua lunga carriera politica - esordisce il sindaco Sandro Marinelli - ha amministrato l’ACA, che è in concordato preventivo con 120 mln di euro di debiti; l’ATO, ormai commissariata da anni; ha creato la società comunali Arcobaleno s.r.l., fallita con 700.000 euro di debiti non saldati; la Risco Pescara s.r.l., fallita con oltre due milioni di euro di debiti non saldati, e l’amministratore scelto da lui in via fiduciaria si trova sotto processo per peculato, accusato di aver sottratto 456.000 euro dalle casse del comune di Pianella; mentre il comune di Pianella si è salvato dall’imminente dissesto solo perché i cittadini hanno capito che dovevano allontanarlo dalla gestione del denaro pubblico".

“Nell’ultima seduta di consiglio comunale - spiega il primo cittadino - unitamente al ritrovato scudiero Filippone, ha intrattenuto i consiglieri con una lunghissima e puntigliosa esposizione relativa alla irregolare applicazione della TOSAP, all’esito della quale abbiamo dovuto sommessamente far rilevare che tale tassa non si applica più a Pianella da oltre 18 mesi, essendo stata sostituita dalla COSAP, con delibere alle quali loro stessi avevano partecipato e votato, evidentemente senza rendersi bene conto di cosa stessero facendo".

“Ora –  continua il sindaco – affrontiamo con piacere la questione relativa ai cimiteri che D’Ambrosio ci ha lasciato in totale abbandono, essendosi venduto persino l’abitazione del custode, incassando gli acconti senza costruire i loculi, riducendo un luogo sacro nel totale degrado, e riuscendo a cumulare ben 22.000 euro di sanzioni da parte della ASL (che dovranno pagare i cittadini) per la irregolare tenuta dei registri, la mancanza di cura e manutenzione e le carenze igieniche nei cimiteri. Quello che avviene oggi nel doveroso recupero degli arretrati, è la inevitabile conseguenza della ventennale incapacità di creare una banca dati delle lampade votive, il che ha reso necessario per la nuova amministrazione rifare l’intero censimento, al fine di evitare il danno erariale all’ente che sarebbe derivato dalla mancata riscossione dei canoni, aumentati fino a 30 euro proprio nel 2012 dall’amministrazione guidata da D’Ambrosio".

“Purtroppo - aggiunge Marinelli – come spesso gli capita, il consigliere comunale si confonde e tira ad indovinare, tant’è che non si è avveduto che questa amministrazione, a differenza delle fasulle promesse che egli ha propinato per venti anni alla popolazione, ha già provveduto a ridurre sensibilmente la tariffa delle lampade votive portandola a euro 17,17 più iva, diminuendola quindi quasi del 50%".

“L’appello irresponsabile a non pagare somme che servono a coprire i debiti generati dalle scellerate amministrazioni D’Ambrosio – conclude il sindaco di Pianella – costringerebbe la cittadinanza a subire contenziosi con aggravio di spese e sanzioni e non fa che restituire la dimensione di una classe dirigente clientelare e priva dei necessari requisiti etici che deve possedere chi ricopre cariche pubbliche, per fortuna superata, ma del resto che D’Ambrosio non abbia un rapporto sano con la gestione del denaro pubblico lo ha già accertato il tribunale di Pescara condannandolo a due anni e otto mesi per peculato e sarebbe ora che ne prendesse atto".

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