“Restiamo basiti – afferma la consigliera e portavoce pentastellata Giorgia Cipriani – dalla nota dell’Assessore Quirino di Girolamo in merito al nostro comunicato stampa sui lavori di manutenzione stradale.
Riteniamo, innanzitutto, che la risposta debba essere data ai cittadini spoltoresi, piuttosto che al M5S, dato che non è una questione elettorale, né una questione “personale”, in quanto sono in gioco interessi/soldi pubblici.
Al riguardo intendiamo non rispondere e soprassedere ai fuorvianti attacchi personali, né intendiamo incanalare il discorso nell’alveo del più generale argomento del piano triennale delle opere pubbliche 2016-2018.
Ribadiamo, infatti, che oggetto di contestazione non sono le opere pubbliche in sé (che comunque meriterebbero un dettagliato e separato approfondimento), ma la qualità degli interventi eseguiti.
La situazione è evidente ed è sotto gli occhi di tutti.
Con un primo comunicato avevamo contestato nello specifico lo svolgimento dei lavori di rifacimento del manto stradale in via Di Marzio (sede della scuole primaria e dell’infanzia), lavori iniziati proprio nella settimana di apertura delle scuole anziché, più opportunamente, nei giorni precedenti o durante il periodo estivo.
Con il secondo comunicato abbiamo evidenziato (anche con cospicua documentazione fotografica), invece, la qualità stessa delle opere poste in essere in molte zone della Città di Spoltore: tombini completamente ostruiti dal catrame (alcuni addirittura a pochi metri dal Municipio), scarti di catrame abbandonati ai bordi delle strade, innalzamento del livello stradale rispetto all’ingresso delle abitazioni, buche completamente ignorate in luoghi interessati dai lavori ecc.
Siamo della convinzione che segnalare/evidenziare ciò che non va “nel pubblico operare” sia un diritto/dovere non solo nostro, ma di ogni cittadino. Ciò, peraltro, potrebbe (anzi dovrebbe) costituire uno “stimolo” per l’Amministrazione Comunale.
I nostri comunicati, infatti, hanno dato voce alle numerosissime proteste dei cittadini circa la “non corretta” (eufemismo!!!) realizzazione delle opere. Non corretta realizzazione ammessa dallo stesso Assessore, che nel contempo cerca di sminuire l’accaduto derubricando il tutto a semplici “imprecisioni”.
L’Assessore non ammette, però, la scarsa attenzione prestata nell’occasione e l’assenza assoluta di vigilanza/controllo nell’esecuzione dei lavori.
E soprattutto omette di dire che “le dovute sistemazioni” promesse comporteranno un ulteriore utilizzo (in questo caso sperpero) di denaro pubblico”.