Romina Di Costanzo è stata eletta oggi Presidente della neo Commissione per la Pari Opportunità Provinciale. Si è infatti insediata questa mattina per la prima volta la nuova Commissione da poco nominata dalla Provincia, che vede come componenti 10 donne e, per la prima volta nelle storia della Commissione, anche due uomini: Patrizio De Caris ed Emilio Nuozzi. Romina Di Costanzo, ingegnere ambientale, nominata tra le otto in rappresentanza della maggioranza, è stata eletta con 9 voti su 10 votanti (e presenti) così come la sua vice, scelta tra le persone indicate dalla componente politica di minoranza: Claudia Di Pasquale.
La Commissione Pari Opportunità della Provincia, composta inoltre da Lara Letizia Di Cosmo, Silvia Elena Di Donato, Alessandra Di Gregorio, Benedetta Di Marzio, Fabia Fattore, Maria Luigina Montopolino, Lucia Polidori e Cristina Roio, è un organo permanente (rimane in carica fino alla scadenza del mandato del Presidente) consultivo e propositivo del Consiglio provinciale. La finalità della sua attività è quella di promuovere azioni positive per rimuovere ogni discriminazione, diretta o indiretta, che impedisca l’uguaglianza delle pari opportunità tra uomini e donne.
Il presidente Antonio Di Marco, nel porgere il benvenuto alla Commissione, ha ringraziato i consiglieri Leila Kechoud, Silvina Sarra e Vincenzo D’Incecco, che si sono occupati della costituzione della nuova CPO supportando gli uffici dell’Ente.
“Il gruppo di lavoro – ha detto rivolgendosi i neo consiglieri PO – mi sembra motivato e coeso. Sono felice di poter contare su di voi per collaborare con la Provincia e con i Comuni, verso i quali potete essere un punto di riferimento per le questioni di genere e per le proposte che vorrete fare in merito all’effettiva partecipazione, politica e gestionale, delle donne all’interno degli Enti Pubblici. A tal proposito mi permetto di consigliarvi di promuovere una formazione dedicata e specifica per chi si vuole avvicinare alla politica e alle Istituzioni. Oggi servono persone preparate, perché la sfida si vince sulla professionalità e non solo sulle quote di genere”.