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Elisabetta Piccolotti alla Cgil per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare Avs

Appuntamento venerdì 24 ottobre con “Non più di 20 per classe – Facciamo spazio all’istruzione di qualità”

Redazione
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Classi sovraffollate, accorpamenti e chiusure di scuole nelle aree interne e montane: è lo scenario che viviamo anche nelle scuole abruzzesi. Contro l’impoverimento della scuola pubblica, Alleanza Verdi e Sinistra ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare, “Non più di 20 per classe – Facciamo spazio all’istruzione di qualità”, che sarà presentata a Pescara venerdì 24 ottobre, alle ore 18 nella sala Lama della Cgil, dalla deputata di Avs Elisabetta Piccolotti. Interverrà anche Augusta Marconi, FLC-Cgil Pescara; modera Daniela Santroni, Direzione Nazionale di Sinistra Italiana. La proposta di legge punta a ridurre il numero di studenti e studentesse per classe, creando condizioni che rendano effettivo e di qualità gli apprendimenti.

“Il governo Meloni, al contrario, sta approfittando del calo demografico per tagliare gli organici dei docenti e anche quelli del personale ATA, mantenendo classi sovraffollate e riducendo ulteriormente le risorse destinate alla scuola pubblica – dice Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana -. La nostra proposta di legge, che coinvolge tutti i protagonisti della scuola pubblica, docenti, studenti e studentesse, personale ATA, dirigenti scolastici, genitori e associazioni, prevede che le classi siano composte da un massimo di 20 alunni; 18 in presenza di un alunno o di un’alunna con disabilità; 15 se gli alunni con disabilità sono più di uno o di una; la riduzione da 900 a 400 alunni del numero minimo necessario per l’assegnazione di un dirigente scolastico (e a 200 nelle aree montane e insulari); maggiore attenzione al sud e alle aree interne; più benessere psicologico. La proposta non prevede nuovi oneri per i cittadini, ma utilizza risorse già disponibili, come il riutilizzo delle risorse liberate dal calo demografico, destinate a più qualità educativa invece che a nuovi tagli. Ma si possono impiegare anche 500 milioni di euro provenienti da una parziale riallocazione dei fondi oggi destinati alle scuole private e paritarie. È una scelta di giustizia sociale e di priorità pubblica: rimettere la scuola al centro. L’iniziativa di venerdì è il primo evento in Abruzzo, per una campagna di raccolta che coinvolgerà nelle prossime settimane le piazze delle quattro province”.

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