Secondo una leggenda un gruppo di greci, partito da Siracusa, si arenò risalendo le acque del Tavo e, non potendo fare altro iniziò ad esplorare territori circostanti nella speranza di trovare un luogo sereno in cui vivere.
Dopo varie ricerche lo trovarono e lo chiamarono “Santa Lucia”, sembrerebbe proprio un nome dato in onore di quella Santa che tanto adoravano nella loro città siciliana.
Così il piccolo borgo di Santa Lucia di Collecorvino divenne un luogo di pace e dal grande fascino, scelto dai migliori artisti come scenografia, per dar vita a quello che sta diventando un Festival di rilevante importanza per questo comune del pescarese.
Ed ecco che per il secondo anno consecutivo, Santa Lucia di Collecorvino grazie alla dedizione e alla macchina esecutiva dell’Associazione Culturale Fuoriluogo, si appresta a dare vita a “Strà, Festival degli artisti di strada" che trasforma le vie e le piazze del borgo in un ambiente magico e senza tempo.
Le due serate, previste per il 18 e 19 giugno 2016 dalle ore 19 in poi, saranno caratterizzate da un teatro itinerante, giocolieri, spettacoli circensi, performances innovative con concerti musicali e laboratori artigianali che ripropongono dal vivo tecniche di lavorazione degli antichi mestieri.
Come ha spiegato una componente del direttivo dell’Associazione Fuoriluogo, Roberta Pierfelice:
“Lo scorso anno in cui c’è stata la prima edizione, eravamo completamente ignari di tutto, ma l’evento ha richiamato tante persone, non solo del territorio ma anche da fuori; quest’anno quindi abbiamo aumentato il livello, l’anno scorso c’erano artisti bravi ma quest’anno gli spettacoli saranno particolari e di grande rilievo”.
“Il genere – prosegue – è sempre quello degli artisti di strada ma cambia la tipologia di spettacolo. Questa edizione gode del Patrocino della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara e del Comune di Collecorvino, in più gode del sostegno economico da parte di aziende locali e non, che sono state molto disponibili; per quanto riguarda l’aspetto organizzativo alle spalle abbiamo forza lavoro dei genitori che ci hanno inculcato la passione nell’organizzare eventi”.
“La creazione dell’evento - sottolinea - è nata dalla voglia di far conoscere il borgo perché prima era vivo solo durante la festa di Santa Lucia di maggio ma ora vogliamo farlo conoscere ai ragazzi della nostra età, è piccolo ma caratteristico; è bello riuscire a far conoscere alla gente locale nuove culture e nuove musiche con le quali nemmeno gli anziani avevano avuto rapporti prima; sono due giorni e sono pochi ma saranno intensi poiché con gli artisti si crea una simbiosi, quindi abbiamo sempre la possibilità di conoscere nuove persone, come Ete Clown per esempio che ha partecipato anche alla trasmissione “Tu si que vales” e ha avuto piacere tornare perché ha trovato in noi l’atmosfera giusta e carica di valori che non ci sono più. Da noi si respira un’atmosfera famigliare”.
“Riproporremo - aggiunge - anche giochi dei giochi dimenticati, infatti i ragazzini hanno perso i veri valori a causa di iphone, tablet e tutto ciò che c’è di tecnologico, ma si tratta di valori che le persone cercano spesso. La strada richiama sia spettacoli di artisti che la vita vera. Riproponiamo anche gli antichi mestieri, artigiani che, mostreranno, per non dimenticare i mestieri della nostra cultura”.
Non mancherà poi anche il “Mercatino dello straordinario” per il quale:
“abbiamo cercato di selezionare quelli più particolari, produttori di oggetti fai-da-te che si possono inserire bene nel contesto ed in più come l’anno scorso vogliamo fare attenzione agli addobbi, per la scorsa edizione abbiamo utilizzato degli ombrelli per esempio. Non siamo riusciti ad accontentare tutti con il cibo nell’edizione 2015, perché non ci aspettavamo una risposta importante, ma quest’anno siamo più agguerriti”.