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Delegazione greca a Pianella, alla scoperta dell'oro d'Abruzzo; un confronto tra paesi del Mediteranneo

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"I popoli del Mediterraneo cominciarono ad uscire dalla barbarie quando impararono a coltivare l'olivo e la vite": è con questa frase dello storico greco Tucidide, diventata un vero slogan che il presidente del Consorzio Aprutino Pescarese, Silvano Ferri, prosegue il suo viaggio in terra vestina alla scoperta dell'oro d'Abruzzo ancora una volta protagonista di una giornata "ad hoc".

Domani infatti 3 marzo 2017 dalle ore 9.00 ci sarà un incontro presso il Palazzo della Cultura a Pianella, con una delegazione di produttori del Centro Demetra direttamente dal Peloponneso; si tratta di una seconda importante edizione.

Già dal 23 febbraio questi giovani visitatori e grandi conoscitori della realtà economica ad ampio raggio, stanno visitando le aziende olivicole, le cooperative, i frantoi e il consorzio di tutela Aprutino pescarese dop per apprendere ed approfondire le tematiche riguardanti le pratiche agronomiche, le tecniche di trasformazione, la conservazione ed il marketing relativo al posizionamento degli oli extravergini di oliva, bio e dop; e rimarranno sul territorio per apprezzare tutto ciò che ruota intorno al prodotto fino al 7 marzo.

Domani in occasione di questo importante appuntamento nell'ambito del percorso interverrano il presidente del consorzio Silvano Ferri, grande cultore di questa realtà economica di rilievo e il Dottor Pietro Di Paolo oltre ai produttori locali che porteranno il loro contributo teorico-pratico e daranno spessore a quanto verrà sottoposto all'attenzione dei visitatorie naturalmente non mancherà anche un assaggio del prodotto.

Al seminario interverrà anche un rappresentante dell'Amministrazione Comunale di Pianella, Romeo Aramini Assessore delegato all'Agricoltura.

"Questi momenti servono per creare una consapevolezza importante - spiega il presidente Ferri - e dunque che i paesi che si affacciano sul Mediterraneo: Grecia, Italia, Spagna e Portogallo, ossia i principali produttori di olio extravergine di oliva, in questi ultimi anni hanno pagato un prezzo elevatissimo per quanto riguarda la commercializzazione dell'olio per cui sarebbe opportuno intensificare sempre di più questi incontri tra i paesi suddetti al fine di creare una lobby che a Bruxelles e a livello comunitario faccia sempre di più valere gli interessi ed assicuri reddito ai produttori dell'olio extravergine di oliva in modo che torni ad essere il primo prodotto identitario della Comunità Economica Europea dal momento che la civiltà e la cultura si è sviluppata al fianco dell'ulivo e dell'olio e ovviamente della sua cultura".

 

 

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