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V Edizione del Concorso Poesia & Vino Città di Tollo, la parola all'artista Maria Basile di Moscufo

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Si è svolta a Tocco la cerimonia di premiazione della V Edizione del Concorso Poesia & Vino Città di Tollo che ha visto conquistare il secondo posto dall’artista di Moscufo, Maria Basile con i versi dal titolo “Gioventù” nella sezione Poesia a tema libero.
L’artista ha nel suo curriculum esposizioni alle Torri Camuzzi, all’Aurum e come presidente, nella sezione Pittura, al Premio di Aquiterme dedicato a Luigi Tenco.
Nei primissimi momenti successivi la premiazione, abbiamo intervistato in esclusiva Maria Basile.

Gioventù, come nasce la poesia?

“E’ stata scritta in seguito a un ricordo della mia ormai trascorsa giovinezza dato che ormai sono entrata in quella che definisco ‘un avanzato stato di gioventù’. Quale ricordo? Una bellissima giornata al mare, la gioia di esserci e di riuscire a respirare a pieni polmoni il tanfo di sale e vento del mare. Un momento magico, visto che ai miei tempi non c’era tutta la libertà di cui godono i ragazzi oggi; quando io ero adolescente, per uscire dovevi chiedere il permesso ai genitori dopo che ti eri guadagnato il ‘diritto’ di uscire”.


Maria Basile nasce come pittrice, ma cosa hanno in comune la poesia e la pittura?

“Molte più cose di quello che si pensa perché nascono da una stessa emozione, l’uno non esclude l’altro e non è raro che un pitture si ritrovi a essere anche poeta”.

E’ più bello scrivere o dipingere?

“Dipende dai momenti, dalle circostanze. A volte una frase sentita, sussurrata può ispirare una sensazione che sfocia in poesia; con la pittura puoi vedere un paesaggio che fa riaffiorare uno stato d’animo particolare”.

Ha quale idee che ti frulla in mente tra tele e versi?

“Le idee ci sono sempre, bisogno solo trovare il momento più adatto che permetta di affilare lo stato d’animo. Come un vulcano prima o poi erutta, allo stesso modo il momento giusto può sfocare in una poesia o in un dipinto”.

Quale emozione per questo premio?

“Tanta. Sono stata insignita tempo fa del Premio internazionale La Perla dell’Adriatico nella sezione Originalità e ho rivissuto quelle stesse senz’azioni perché non ci si abitua mai”.

Riportiamo qui di seguito il testo di “Gioventù”

Dolci quegli attimi in cui ci bastava solo star seduti ad ascoltare la vita.
E pensare che il mare era lì di fronte
Col suo tanfo di sale e di vento.
Tutto era lieve sotto quelle nuvole molli di pioggia
E tutto era calmo quando veloci passavano gli attimi.
Freschi ancora di sonno
Si aprivano gli occhi al nuovo mattino
E spensierati ci guardavamo allo specchio
cercando al gioia.

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