Scrivere è bellissimo. È la mia catarsi. Ognuno ha la sua. Ormai non posso farne più a meno. Se poi un tuo testo riceve un riconoscimento, allora cominci a trovare anche una misura, quella degli altri, di chi ti legge, coloro che dall’esterno fruiscono e valutano da un punto di vista diverso. È un’approvazione che ti motiva a fare meglio, a cercare con più intensità l’espressione di ciò che hai dentro.
Sono contento, orgoglioso, emozionato. Mi complimento con CepagattiArte, con il sindaco, la Dott.ssa Sirena Rapattoni, con il direttore artistico Alessio Romano, con la fotografa Mara Patricelli e con tutto lo staff organizzativo, perché hanno messo su un contest di letteratura e d’arte davvero di qualità, una tre giorni ricca di eventi interessanti ai quali ho partecipato con grande entusiasmo.
Non ho fatto altro che prendere appunti e catturare suggestioni, a partire dalla conferenza spettacolo di Luca Scarlini, passando per il film “Giallo artistico” di Andrea Malandra e Paolo Ferri, per il “Pensiero madre” diffranto nelle varie voci di donne scrittrici, fino al dialogo fra Nada e Simone Caltabellotta, dal quale sono emersi lati profondi di un’autrice che conoscevo soltanto come cantante.
Veniamo al mio racconto breve. Si intitola BATTESIMO, ma non deve far pensare a un bimbo che riceve il sacramento cattolico, bensì a un adulto, un manager padre di famiglia che nel viaggio di ritorno a casa, in auto, sotto una pioggia battente, entra in crisi. Ne esce compiendo un gesto di solidarietà, che gli permette di essere come un eroe per davvero; ma soprattutto, con quel gesto laverà alcune colpe, acquisendo una nuova consapevolezza, di sé e delle sue azioni.
Devo confessare che scrivendo questa storia mi sono commosso. Spesso, i personaggi che crei cominciano a vivere di vita propria, e tu non fai altro che seguirli, lasciando fare a loro, vedendo dove ti portano…
BATTESIMO sarà presente in una raccolta di racconti alla quale sto lavorando, e che spero di pubblicare agli inizi del prossimo anno.