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L'Abruzzo e le sue magiche realtà, a Cerratina le risposte di Camillo Chiarieri

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Chi erano le streghe? Cos’è la licantropia? O qual è il significato di uno sparo dopo una festa patronale ad esempio?

A queste e molte altre domande ha risposto ieri sera presso piazza del Sole a Cerratina lo scrittore Camillo Chiarieri, affascinando il pubblico con il suo ,“Misteri, Miti e Sortilegi dell’antico Abruzzo”.

Tante sono le realtà magiche dell’Abruzzo che rischiano di andar perdute e così lo scrittore le trasmette al suo pubblico di appassionati e lettori che non perdono l’occasione di sentir parlare delle bellezze nascoste della regione. Storie di miti, di sortilegi e non solo: un patrimonio trasmesso di generazione in generazione grazie anche ai nonni, i cui ricordi sono i libri più veri.

All’evento, organizzato e fortemente voluto dal consigliere del Comune di Pianella Anna Bruna Giansante, ha partecipato anche il sindaco Sandro Marinelli, grande appassionato di cultura.

"Sono storie raccolte ascoltando i racconti dei nonni e degli anziani - ha spiegato Chiarieri - sono cose alle quali ho spesso assistito da bambino, negli anni '70, eventi strani di cui sono stato testimone oculare: è importante tenere vivo un patrimonio antropologico così forte. Nelle nostre tradizioni sopravvive la nostra storia e la modernità rischia di strapparcelo via e di disperderlo per sempre".

 “Sono felicissima per il successo ottenuto ieri sera – ha sottolineato il consigliere Giansante – tantissime persone hanno partecipato all’evento che trattava il tema sui misteri, miti e sortilegi dell’antico Abruzzo, e per me è stato davvero entusiasmante sentire Chiarieri nella piazza del mio paese, in cui giocavo da bambina e in cui ieri ho avuto il piacere di ospitare uno scrittore ed un divulgatore di storie d’Abruzzo così importante come lui che è riuscito a catturare l’attenzione di tutti i presenti nonostante il clima che si faceva sempre più fresco”.

 “Ben vengano nuovi appuntamenti, sicuramente non mancheranno anche per quest’inverno, ancora magari in ambito culturale e sociale, perché è importante anche per i giovani conoscere le proprie radici la storia, la cultura dell’Abruzzo e di Pianella – conclude il consigliere. – Mi riprometto di riorganizzare eventi ed iniziative”.

Sul territorio di Pianella la tradizione è viva ed aspetta di essere conosciuta.

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