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Presentato il libro sulla storia dell’Aurum in un secolo di storia pescarese

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Domenica 19 ottobre la sala D’annunzio era gremita di persone curiose di conoscere il nuovo libro scritto da Licio di Biase con il prof. Lino Camillo Lucianetti. L’Aurum è un edificio storico che rappresenta Pescara e la sua storia, comincia dall’inizio del ‘900 e ancora oggi la continua.

Licio Di Biase, estimatore e storico della città di Pescara, in collaborazione con Lucio Camillo Lucianetti ha presentato un nuovo testo dove con la storia di un importante edificio si racconta anche la storia della città ed in particolare del quartiere Pineta, con tutte le prospettive e lungaggini burocratiche che l’hanno contraddistinta durante un secolo.

L’edificio ex Aurum fu costruito sull’idea di uno spazio ad uso turistico balneare come era in uso in altre località italiane. Queste strutture erano chiamate Kursaal dal tedesco Kur, cura, e Saal, sala, e così anche l’edificio pescarese fu conosciuto fino a quando cambiò totalmente la sua funzione e destinazione.

La storia di questo edificio segue dunque la storia del quartiere Pineta voluto per creare una zona della città di Pescara dove potevano essere costruiti villini e dove il turismo balneare poteva identificare il luogo con giardini e la pineta già esistente.

Con il Kursaal nacque anche la chiesa Stella Maris e furono segnate le strade che percorrono ancora oggi la zona. Ma come tutte le i dee e i progetti la storia del Kursaal subisce molte variazioni dovute a cambio dei soggetti proponenti ed esecutori e nuove prospettive per l’intera zona e anche per la città. Il progetto originario fu affidato all’architetto Liberi che elaborò anche il piano regolatore della Pineta.

La destinazione a sala da ballo, stabilimento balneare e intrattenimento durò poco anche per la lungaggine e della costruzione. L’inaugurazione avvenne, comunque, il 14 agosto del 1910.

Il cambio di destinazione fu iniziato dopo la prima guerra mondiale quando l’edificio fu dato alla famiglia Pomilio di Francavilla che non riuscì a continuarne la destinazione originaria e cominciò, così, la nuova storia della struttura che venne destinata a distilleria del liquore Aurum.

Il nome Aurum fu dato da Gabriele D’annunzio che prese spunto dal latino Aurum, oro, e aurantium, arancia. La fabbrica ebbe notevole successo e fu conosciuta in tutta Italia per il prezioso liquore che venne promosso anche in bottiglie particolarmente accattivanti.

L’edificio, nel 1938, fu ampliato per accogliere la nuova destinazione e il progetto fu affidato all’architetto Michelucci e poi all’ing. Zeni. Il vecchio edificio Kursaal rimase intatto e fu costruita la corte in mattoni che ospitava la distilleria.

Con la nuova destinazione molti operai vennero assunti e furono costruite numerose abitazioni per la loro residenza e il quartiere Pineta si sviluppò notevolmente.

L’impulso fu dato anche dalla costruzione della chiesa Stella Maris fortemente voluta dai residenti, nel 1925 fu posta la prima pietra, ma la costruzione cominciò effettivamente nel 1933.

La distilleria continuò la sua attività fino agli anni settanta quando il marchio fu venduto e la fabbrica chiuse i battenti trasferendosi altrove.

Oggi la fabbrica del delizioso liquore si è trasformata nella fabbrica delle idee e anche per arrivare a questa nuova destinazione la storia è stata piena di ostacoli economici e burocratici.

Lucianetti, durante l’incontro, ha raccontato le peripezie che hanno portato ad avere la destinazione come oggi è conosciuta.

Nel 1975, constatate le notevoli perdite del patrimonio della società, il tribunale di Pescara conferì ad un commercialista di Pescara Ernesto Degli Eredi, la gestione della liquidazione. La definitiva chiusura fu fatta nel 1979 e nel 1980 l’amministrazione Provinciale di Pescara acquistò l’immobile per destinarlo a Conservatorio musicale e biblioteca Provinciale.

Ma la mancanza di fondi per la trasformazione della distilleria alla nuova destinazione fece vendere la struttura dall’Università D’Annunzio al Comune di Pescara che faticò non poco a trovare i fondi per la ristrutturazione.

Dopo molti anni finalmente si arrivò all’effettivo acquisto della struttura e alla sua completa ristrutturazione, così come oggi si presenta, e all’utilizzo della stessa per manifestazioni di vario tipo sempre nell’interesse collettivo.

Quindi, ad oggi, da Aurum fabbrica di un’eccellenza locale, del famoso liquore, a Fabbrica delle Idee, la struttura edilizia è un vero biglietto d’ingresso della città di Pescara.

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