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Il miracolo dei Parete, dopo l'incubo la famiglia è il simbolo della rinascita

Ma l'angoscia per gli altri intrappolati sotto l'hotel Rigopiano permane

Redazione
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Il miracolo si è compiuto e si può urlare a gran voce che sono salvi anche la moglie e i due figli di Giampiero Parete, sopravvissuto alla valanga che ha colpito l'hotel Rigopiano di Farindola per un caso.

Si ricorda che Giampiero, noto per la celebre Pasticceria Gino di via del Circuito, che è della sua famiglia, è stato il primo a dare l'allarme. La famiglia Parete ora è al completo sana e salva: la signora Adriana, e il figlio Gianfilippo sono state le prime due persone che i soccorritori hanno tirato fuori dalle macerie dell'hotel Rigopiano dopo 42 ore, ed è stata proprio Adriana che uscendo dalla trappola di neve ha indicato ai soccorritori il punto in cui potevano trovare la piccola Ludovica, che ha dovuto aspettare ancora sei ore, ma alla fine anche lei, insieme ad altri due bambini, è stata estratta dalle macerie del Rigopiano.

Dopo due notti d'inferno, ecco il miracolo; ma l'angoscia per gli altri che si trovano ancora nell'albergo non viene meno.

Le due notti del 18 e del 19 gennaio erano state un inferno per Giampiero Parete che sopravvissuto alla valanga per un caso è stato in grado di dare l'allarme; salvato dal soccorso alpino era angosciato per la sorte dei suoi cari. Era uscito dall'albergo per prendere in macchina un medicinale per il mal di testa di Adriana e aveva visto "la montagna cadere", e dunque distruggere l'hotel.

"Ho perso tutto. Salvateli", ha implorato dapprima il cuoco di 38 anni, che li era in vacanza con la sua famiglia e paradossalmente è 'grazie' al mal di testa di Adriana, infermiera della casa di cura De Cesaris di Spoltore, che è riuscito a salvare le sua famiglia ed altre persone; si ribadisce la notizia già ampliamente diffusa, che tutti i bambini sono salvi.

Al Corriere della Sera ha raccontato: "Mentre tornavo verso l’hotel ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all’edificio. Ha travolto anche me, ma parzialmente. Ho visto gran parte dell’albergo ricoperto dalla neve". Poi continua: "Ho provato a entrare dentro, ma ho rischiato di rimanere intrappolato. Allora mi sono aggrappato a un ramo e sono riuscito a tornare verso la macchina. Poi ho incontrato il manutentore dell'albergo e insieme abbiamo lanciato l'allarme. Dall'interno dell'hotel non ho sentito alcun rumore o movimento", ha raccontato spiegando di essersi rifugiato in macchina.

(Foto dal web)

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