La sentenza per don Vito Cantò è arrivata al termine del processo canonico, iniziato nel 2013 quando alla Curia di Pescara arrivarono voci di presunti abusi sessuali su un ragazzino da parte sua che, all’epoca, guidava la parrocchia di San Camillo de Lellis a Villa Raspa di Spoltore.
Don Vito Cantò, il parroco di 43 anni originario di Cepagatti, accusato di abusi sessuali su un ragazzo di 15 anni dovrà scontare la sua pena e non potrà più svolgere alcuna attività parrocchiale con i minorenni.
Secondo il tribunale ecclesiastico è colpevole ed è dunque stato sospeso per tre anni dal ministero sacerdotale; in questo periodo non potrà celebrare messa se non con un altro parroco accanto o senza fedeli davanti a sé e per i prossimi 5 anni avrà obbligo di dimora all’interno di un monastero di Roma; dovrà inoltre seguire un percorso psicoterapeutico.