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Tentato omicidio Spoltore: la Lo Russo si difende, "sono innocente"

Redazione
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"Non ho avvelenato mio marito e non c'entro nulla con l'aggressione. Sono innocente".

Si è difesa in questo modo Daniela Lo Russo, 42 anni, accusata insieme al figlio, Michele Gruosso, 22 anni, di aver tentato di uccidere il marito, un 54enne di Spoltore, titolare di una piccola attività edile, somministrandogli il farmaco "coumadin", potente anticoagulante.

L'interrogatorio davanti al gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, è durato poco più di un'ora. Presente anche il pm Rosangela Di Stefano. La donna, che si trova in carcere da sabato scorso con l'accusa di tentato omicidio aggravato in concorso, è difesa dall'avvocato Giancarlo De Marco.

"La mia assistita - ha detto il legale - ha fornito la sua versione dei fatti e ha detto al gip di non aver fatto nulla. Non sa assolutamente nulla del coumadin".

Sulla sussistenza o meno del reato contestato, De Marco, ha detto: "credo che sia ancora tutto da verificare e accertare".

L'avvocato ha presentato richiesta di sostituzione della misura cautelare. Il piano omicida messo a punto, secondo l'accusa, da Lo Russo e Gruosso è stato scoperto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara e del Nas, che sono intervenuti e hanno salvato la vita al marito della 42enne.

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