Sabato 15 marzo dalle 9 alle 11 è proclamato lo sciopero di tutti i dipendenti del punto vendita Ipercoop di San Giovanni Teatino.
Alla vigilia del 24° compleanno di questo punto vendita - si legge in una nota dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, rispettivamente Elena Zanola, Marcella Carletti ed Ernesto Magnifico - i lavoratori denunciano un clima aziendale decisamente peggiorato.
Quasi un quarto di secolo, ma è un compleanno amaro perché all'interno di questo punto vendita, che è cresciuto e si è affermato come un'importantissima realtà commerciale del territorio, anche e soprattutto grazie all'impegno e alla dedizione dei suoi addetti, non si respira più un'aria di serenità e di collaborazione.
Un luogo di lavoro dove la paura e il disagio sono presenti anche per affrontare le semplici mansioni giornaliere e a ciò si aggiunge la sordità e la chiusura dimostrata dalla cooperativa rispetto al confronto sindacale, sempre meno trasparente e costruttivo in particolare sui temi inerenti l'organizzazione del lavoro.
Una realtà dove si moltiplicano le contestazioni disciplinari, dove le gravi malattie e le fragilità dei soci non sono più meritevole di attenzione e solidarietà, dove il clima aziendale appare sempre più improntato alla caccia all'errore e alla punizione disciplinare esemplare.
L'episodio culminate è stato la decisione assunta dalla cooperativa di licenziare un collega, un lavoratore che da oltre 20 anni era impegnato nel nostro ipermercato con impegno e serietà. Il messaggio arrivato chiaro e forte a tutti i lavoratori è che la cooperativa intesa come famiglia, come comunità etica non esiste più e la paura prende corpo perché anche se ti impegni, anche se per anni dai tutta la tua intelligenza e serietà, basterà il presunto mancato rispetto di una procedura aziendale per provocare una decisione grave e definitiva.
Nei giorni scorsi i dipendenti di questo punto vendita hanno firmato in larghissima maggioranza una lettera dove esprimevano profonda contrarietà in merito ai comportamenti messi in campo dalla cooperativa negli ultimi mesi e che gridava con forza la necessità di un cambiamento radicale di atteggiamento che riporti al centro l'essere umano. La risposta dei vertici di coop alleanza è stata di ghiaccio: ritirate lo stato di agitazione perché quello che dite non è vero. Nessun dialogo, nessun ascolto, nessun confronto e soprattutto nessun dubbio. Questa non è la cooperativa che abbiamo conosciuto.
Per tutti questi motivi sabato dalle 9 alle 11 è proclamato lo sciopero di tutti i dipendenti.