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La denuncia della Cgil: "Tua sopprime il treno Pescara-Roma"

E i servizi sostitutivi su gomma vengono affidati ad aziende private: "Uno scandalo ai danni dei cittadini"

Redazione
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“La gestione di Tua SpA continua a destare forte preoccupazione per scelte aziendali discutibili che stanno penalizzando lavoratori e utenti. Non possono infatti passere inosservate le tante soppressioni di servizi ferroviari che stanno interessando sia le tratte commerciali (Pescara-Roma) che quelle ascrivibili a “trasporto locale” assoggettate alla contribuzione da parte della Regione Abruzzo e che sono peraltro quotidianamente riscontrabili accedendo al sito della stessa società regionale di trasporti”. Così il segretario della Filt Cgil Abruzzo Molise, Aurelio Di Eugenio. 

“Nello specifico, e solo per il corrente anno, sono ben 17 le coppie di corse ferroviarie Pescara-Roma (andata e ritorno) “saltate” dal 1° gennaio e a poco più di un anno dal quel viaggio inaugurale annunciato in pompa magna e con tanto di istituzioni regionali al seguito corredato dalle usuali roboanti promesse sistematicamente disattese come quella di “raddoppiare l’attuale (e al momento unica) coppia di corsa a partire da giugno 2024” o di “arrivare a Roma Termini in meno di 3 ore” (l’attuale e unico treno 23965 prevede la partenza da Pescara alle ore 10.20 con arrivo peraltro a Roma Tiburtina e non Termini alle ore 13.44 e quindi con 3h e 24 minuti di percorrenza)”, aggiunge.

Per il segretario “l’aspetto tuttavia alquanto riprovevole di questa vicenda, e in grado di infastidire non poco l’opinione pubblica, è che dietro le generiche “problematiche tecniche” utilizzate dall’azienda per giustificare la soppressione delle corse e il disservizio, in realtà si celano motivazioni ben più gravi attribuibili alla mancanza di materiale rotabile e in particolare di locomotori dirottati probabilmente ad assicurare i servizi di trasporto locale assoggettati a contribuzione regionale”.

Altrettanto paradossali, prosegue Di Eugenio, “appaiono le costanti e pressoché quotidiane soppressioni delle corse ferroviarie previste nella tratta Lanciano-San Vito (anch’esse deducibili dal sito), tratta che peraltro coincide con l’unico tracciato di rete ferroviaria di appena 9KM di proprietà della Tua e sulla quale la stessa dovrebbe autonomamente predisporre le necessarie attività manutentive. Ma lo scandalo non finisce qui: invece di utilizzare mezzi e personale aziendale, Tua ha incredibilmente deciso di affidare i servizi sostitutivi su gomma per le tratte ferroviarie soppresse ad aziende private, con evidenti implicazioni economiche e gestionali".

In definitiva, “e come più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali”, stiamo "assistendo ad un’azienda che denota evidenti limiti a livello di programmazione con un management - a nostro avviso inadeguato - interessato unicamente a far quadrare i conti della società e a favorire i competitors privati anche a scapito dei tanti disagi arrecati all’utenza. Del resto per il Presidente di Tua "la strada maestra sono i bilanci" e quindi poco importa se si continuano a prediligere le solite passerelle di politici fatte di inaugurazioni e di tagli di nastri che lasciano il tempo che trovano (l’ultimo proprio oggi nell’officina storica di Lanciano)".

Cgil ribadisce che “un servizio pubblico non possa e non debba sottostare unicamente a logiche contabili, sacrificando la qualità del servizio e i diritti e i salari dei lavoratori. Pretendiamo risposte immediate anche dalla Regione affinché eserciti quel controllo analogo che fino ad oggi e alla luce di queste assurde situazioni, è sicuramente mancato. Così come chiediamo trasparenza negli atti e nelle scelte aziendali. Come organizzazione sindacale, denunciamo con forza questa gestione opaca e penalizzante. In assenza di risposte convincenti e di misure concrete, non esiteremo come fatto in passato a coinvolgere gli organi di controllo della Regione Abruzzo e L’Autorità di Regolazione dei Trasporti Nazionale, affinché venga fatta chiarezza”, conclude Di Eugenio.

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