L’assessore ai servizi cimiteriali e vice sindaco Antonio Faieta interviene con una nota per replicare ad alcune affermazioni riportate sulla stampa dal consigliere comunale Massimo Di Tonto.
“In primo luogo – afferma Faieta – si continua ad analizzare con superficialità ed improvvisazione una procedura complessa ed articolata, rappresentando in tal modo la realtà in maniera distorta, come avvenuto paragonando i prezzi dei manufatti cimiteriali prima senza IVA e poi con IVA, tentando di far apparire come un aumento il mero costo dell’IVA che non è di pertinenza né del Comune né dell’aggiudicatario, mentre in realtà i prezzi netti dei manufatti sono non solo inferiori ai precedenti, ma agli di gara risulta la articolata procedura comparativa con comuni di analoghe dimensioni che hanno fatto ricorso al project financing, che dimostra come il risultato ottenuto dal Comune di Pianella sia estremamente vantaggioso per l’utenza”.
“La poca dimestichezza con il particolare strumento finanziario - aggiunge il vice sindaco - deve avere ingannato Di Tonto anche sulle procedure, visto che non si è avveduto che l’approvazione delle tariffe è avvenuta con la delibera di giunta che ha approvato gli atti di gara, mentre la determina da lui citata è la mera presa d’atto degli esiti della stessa, come confonde il regolamento, che prevedeva e continua a prevedere l’intervento pubblico per le situazioni di indigenza, con la procedura di individuazione dei beneficiari, che era e resta di pertinenza degli uffici”.
“L’aspetto più imbarazzante dell’intera vicenda, tuttavia - precisa Faieta - è la superficialità con la quale alcuni consiglieri comunali si prestano a farsi tutori di interessi privati di alcuni imprenditori piuttosto che della collettività, poiché, come affermato dall’Autorità Antitrust sin dal 2007 (AS 392/2007) è necessaria “la chiara separazione e incompatibilità fra i servizi di onoranze funebri e i diversi servizi pubblici che si connotano per un prevalente interesse igienico-sanitario di carattere pubblico-sociale, ciò al fine di assicurare un corretto confronto concorrenziale fra gli operatori di onoranze funebri nei diversi mercati locali, evitando il conseguimento di improprie posizioni di vantaggio che consentano l’accesso privilegiato alla clientela e che, nella generalità dei casi, si traducono, in definitiva, in un costo più elevato del servizio a danno degli stessi consumatori”, ed è proprio la grave situazione creatasi a Pianella da almeno un decennio, tant’è che proprio l’esempio, ancora improprio, del Comune di Atri portato da Di Tonto, conferma come la soluzione adottata in tali casi sia esattamente quella della gara pubblica per l’affidamento del servizio”.
“L’Amministrazione comunale riesce, dunque - sostiene il vice sindaco - ad ottenere investimenti privati per oltre 3 mln di euro senza aumentare, anzi diminuendo il costo netto dei manufatti, mentre tutti i costi di gestione, si spostano, come richiesto dalle norme in vigore, dalla fiscalità generale agli utenti effettivi del servizio i quali, tuttavia, rispetto al passato, dovranno sì pagare il costo una tantum del servizio cimiteriale, ma potranno beneficiare degli enormi risparmi che l’apertura della concorrenza genera sul costo del funerale, prima imposto di fatto solo da un paio di imprese”.
“Quando si sarà diradata la nebbia delle polemiche strumentali e ispirate da interessi molto particolari - conclude Faieta - anche i consiglieri di minoranza apriranno gli occhi e vedranno cimiteri nuovi, efficienti, pulizia, cura, professionalità e soprattutto risparmi per i cittadini, dovendosi rassegnare a vedere anche gli imprenditori del settore fare i conti con la salutare concorrenza, magari prendendo atto di militare in un partito che tali strumenti promuove e sostiene non solo a livello governativo, ma dovunque governi con un minimo di serietà e capacità”.