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L’Abruzzo e i giochi di carte di tradizione

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In Italia il gioco è da sempre una parte molto importante della nostra cultura. Tutto è cominciato già nell’Antica Roma, in cui esistevano tracce di giochi come astragali, dadi (chiamati tesserae). Il gioco, inoltre, non lasciava indifferenti neanche gli imperatori, Commodo fra tutti. Ciò ha fatto sì che in tutta Italia si propagasse la cultura del gioco, e che fosse proprio su suolo italiano, a Venezia nel 1638, che nascesse la prima casa da gioco in assoluto. Anche l’Abruzzo, come del resto tutte le regioni italiane, ha i propri giochi tradizionali e i propri giochi di carte, o varianti di questi. Vediamoli insieme.

Le carte abruzzesi, giusto riconoscimento dal 2011

Se fra gli svariati mazzi di carte presenti in Italia ci sono anche quelle abruzzesi, ciò significa che nella regione la tradizione del gioco c’è e si sente. Il mazzo di carte abruzzesi non è molto differente da quelle napoletane, che sono forse le più famose, insieme a quelle modenesi. Sono prodotte dal Natale 2011 e sono commercializzate da Dal Negro, celebre brand di carte da gioco con sede a Carbonera, in provincia di Treviso. Il mazzo di carte abruzzesi racconta un po’ la storia della regione, o almeno una parte. Inoltre sulle carte abruzzesi c’è anche una citazione storica sull’asso di bastoni che rende omaggio a Gabriele D’annunzio, uno dei più grandi scrittori italiani del ‘900 nato a Pescara: “Audere semper” cioè “osare sempre” era il suo motto. Il seme delle coppe, invece, è dedicato alla città di Teramo, mentre L’Aquila è legata al seme dei denari o oro. 

Il cucco: il gioco che resiste in soli tre luoghi in Europa

L’Abruzzo, quindi, oltre ad avere una grande tradizione eno gastronomica, letteraria e un patrimonio naturale importante, dal 2011 ha anche il proprio mazzo di carte. Come detto, la creazione di un mazzo di carte tutto abruzzese ha finalmente dato alla regione ciò che le spettava di diritto. Eh sì, perché è vero che l'Abruzzo ha sempre avuto una forte influenza da Napoli, per quanto riguarda questo tema, ma ha anche conservato nel corso del tempo dei giochi che riescono ancora ad affascinare gli abruzzesi. Giochi, tra l'altro, presenti sui siti e piattaforme di Casinò Live, dove si possono sfidare in diretta streaming anche altri giocatori. Uno dei giochi più popolari in quel degli Abruzzi è sicuramente il cucco, particolare anche per il mazzo di carte utilizzato e per il fatto che sia giocato soltanto in Danimarca, nel teramano e nel bergamasco. Si gioca con le carte bergamasche della ditta Masenghini, e le carte sono numerate con numeri romani da “I” a “X”, per un totale di 40 carte (due serie che si ripetono). Il cucco, che può comunque essere giocato anche con normali carte napoletane o abruzzesi, è noto in Abruzzo sin dal ‘700 e ha diversi nomi, fra i quali Asso che corre, Asso fuggente e Cucù, fra i più popolari. 

L’Abruzzo si conferma quindi una terra viva, dinamica, ma che al contempo sa conservare le tradizioni popolari anche nel gioco. La produzione ormai quasi decennale del mazzo di carte abruzzesi è il giusto riconoscimento a una regione che è legata ai giochi di carte dal lontano ‘700.

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