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Pianella, il comune vince al TAR per il global service

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Si conclude con la sentenza di primo grado pubblicata il 17.10.2019dal TAR Pescara la vicenda legata all’appalto da 4.941.837,00 emesso nel 2014 dal Comune di Pianella con l’intento di, efficientare emanutenere le reti e gli edifici pubblici dell’ente (cd. global service).

Nella sentenza, che ha visto il Comune difeso dall’Avv. Vincenzo Di Baldassarre, si ripercorrono le fasi della vicenda che ha poi dato luogo al contenzioso, evidenziando come, in seguito all’iniziativa del Segretario comunale e del Sindaco, l’ufficio ragioneria, dopo l’aggiudicazione provvisoria, aveva eseguito una puntuale verifica delle voci di costo che componevano la base d’asta, evidenziando una differenza di quasi 150.000 euro annui tra i costi storici del 2013 (che dovevano comporre la base di gara) e quelli invece indicati nell’originaria delibera di indizione della procedura competitiva.

A quel punto l’amministrazione comunale, non potendo sostenere, dati alla mano, i costi annui, si determinava a revocare l’aggiudicazione provvisoria nel frattempo concessa, provocando l’iniziativa giudiziaria dell’aggiudicatario in via provvisoria che chiedeva un risarcimento di € 1.278.000,00, oltre alle spese sostenute per partecipare alla gara pari ad € 51.647,84.

Il Tar Pescara, quindi, con la sentenza depositata la settimana scorsaha rigettato entrambe le richieste di danno, ritenendo che: “ Nessun profilo di addebito può muoversi all’amministrazione che, accortasi delle ragioni che sconsigliavano di stipulare il contratto, non ha dato seguito alla aggiudicazione provvisoria, prima ancora di pervenire alla adozione della determina di aggiudicazione definitiva, e quindi in tempo utile per impedire la stipula del contratto e l’assunzione diimpegni finanziari nei confronti della società ricorrente che lo stesso Comune non sarebbe stato in grado di onorare…”

Soddisfatto il Sindaco Sandro Marinelli: “Nella sentenza ci viene espressamente dato atto di avere correttamente e tempestivamente operato a tutela del superiore interesse pubblico e questo ci gratifica, soprattutto laddove per mesi la minoranza, del tutto inconsapevole evidentemente di come si agisce di fronte a problematiche così complesse e rilevanti, ha ipotizzato scenari e responsabilità che non solo non esistono, ma che invece vengono espressamente riconosciute come rivelatrici di un comportamento oltremodo cauto e responsabiledell’amministrazione com

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