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INIZIATIVA CHE SAREBBE DOVUTA PASSARE SOTTO SILENZIO

Vincenzo D'Incecco sulla riconsegne delle aule del " Cuppari" di Villareia

La Redazione
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Una inaugurazione in pompa magna, con tanto di taglio del nastro e discorsi ufficiali, per annunciare la riapertura di 4 o 5 aule di una scuola sottoposte a manutenzione ordinaria. È quella che ha organizzato per domani il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco chiamando a raccolta Istituzioni, Autorità e consiglieri provinciali, un’iniziativa che piuttosto il Presidente avrebbe dovuto far passare sotto silenzio dopo aver impiegato quasi nove mesi per ristrutturare spazi risicati e aver costretto gli studenti ai disagi del trasferimento negli spazi inadeguati del Centro Agroalimentare di Cepagatti. Ormai la frenesia social dell’apparenza del Presidente Di Marco sta raggiungendo livelli di intollerabilità e risibilità.

È il commento del Capogruppo di Forze di Libertà alla Provincia di Pescara Vincenzo D’Incecco alla cerimonia di inaugurazione prevista per domani.

Quando abbiamo ricevuto l’invito del Presidente Di Marco abbiamo dovuto leggere la sua mail due o tre volte perché veramente risultava difficile pensare che lo stesso potesse aver partorito la geniale idea di organizzare addirittura una cerimonia di inaugurazione per la restituzione a 69 studenti di 5 aule dopo una manutenzione ordinaria durata nove mesi e costata infatti appena 100mila euro, per riparare qualche infiltrazione e aver ritinteggiato le mura delle stanz, il ricordo è andato veloce al febbraio 2017 quando, a fronte dei danni causati dalla neve alla sede storica distaccata di Villareia, il Presidente Di Marco si è inventato una soluzione di dislocazione alternativa per 69 studenti del Cuppari, negli spazi vuoti dell’Agroalimentare proprio a Cepagatti, chiaramente una sede inidonea che ha subito rivelato tutti i propri limiti scatenando anche le proteste giustificate di docenti e famiglie. Il trasferimento doveva concludersi a giugno scorso, e invece le aule sono state restituite solo poche settimane fa, e ritenevamo fosse giusto mantenere i toni bassi nell’occasione, visto che al massimo il Presidente Di Marco avrebbe dovuto scusarsi con gli studenti per i disagi arrecati. Ovviamente siamo felici della conclusione dei lavori e del ritorno nella sede originaria dei ragazzi, non possiamo evitare il nostro biasimo per il madornale ritardo con il quale quelle aule sono state riaperte. Ma ci lascia sconcertati scoprire addirittura che la riapertura di 5 aule merita, secondo il Presidente, un taglio del nastro alla presenza delle Istituzioni, chiaramente una necessità di apparire che però oggi rischia di trasformarsi in un boomerang. Approfittiamo infatti dell’occasione per chiedere al Presidente Di Marco cos’è cambiato da febbraio scorso a oggi sul fronte dell’edilizia scolastica in provincia? Quanti fondi è riuscito a strappare alla Regione Abruzzo e al Governo per consentire alla nostra popolazione studentesca di affrontare con tranquillità la prossima stagione invernale, quando è probabile che si ripresentino nubifragi e nevicate importanti? Quali sono gli interventi programmati per il prossimo anno al fine di dare sicurezza, anche sul fronte dell’antisismica, ai nostri Istituti? Sono queste le domande  alle quali vorremmo che il Presidente Di Marco desse risposte già domani, anziché preoccuparsi di tagliare nastri in cerimonie inutili.

Chiude il capogruppo D'Incecco

 

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