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Il pianellese Nicola Mariotti: dalla Marcia su Roma alla Repubblica Sociale Italiana

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E’  "prossima" la pubblicazione, a cura di Danilo Manella, appassionato ricercatore e studioso del fascismo a Pianella, del lavoro  “ Dalla marcia su Roma alla Repubblica Sociale Italiana - NICOLA MARIOTTI- Notizie e Memorie storiche - con prefazione di Remo di Leonardo.

Si tratta della storia dell'ufficiale della Guardia Nazionale Repubblicana,  (G.N.R.) di Salò Nicola Mariotti, di Pianella e della sua famiglia durante la Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.), regime esistito tra il settembre 1943 e l'aprile 1945, guidato da Benito Mussolini, al fine di governare parte dei territori italiani controllati militarmente dai tedeschi dopo l'armistizio di Cassibile.

Danilo Manella, ha già in passato contribuito a fornire notizie utili su Nicola Mariotti e la storia del fascismo a Pianella, si veda il libro di Vittorio MorelliPianella tra le due Guerre”.

Per molti, sino a pochi anni fa, affermare che quella dei vincitori è stata una storia di parte era inaccettabile, e in parte è inaccettabile ancora oggi. C'era e c'è chi ancora pensa che i vinti avessero un solo dovere: quello di stare zitti, senza nemmeno poter ricordare i propri morti. Ma soprattutto non scrivere.

Si pensi ad esempio alle critiche ricevute dal  giornalista, saggista e scrittore italiano Gianpaolo Pansa per essersi schierato contro quanti, a suo avviso, non accettano alcuna forma di ripensamento o di autocritica su quel periodo.

Il lavoro di Danilo Manella, pronipote del “nostro”, non ha la pretesa di un libro o saggio storico, ma è più semplicemente un “diario biografico” che riporta, attraverso fonti storiche e la memoria collettiva di parenti ed amici, il dramma ideale e umano  di un uomo, di una famiglia che con onestà e coraggio ha voluto vivere  fino in fondo il proprio destino.

Si tratta di un ulteriore piccolo contributo alla spesso controversa storiografia italiana di quel periodo e capire con obbiettività cosa sia stato quel conflitto civile che ancora oggi divide in parte gli italiani.

Qui di seguito, anticipo alcune delle notizie più significative di quelle pagine e di quelle drammatiche giornate.

Nicola Mariotti nacque a Pianella il 21 luglio del 1903 da Filiberto e Marano Rosaria.

Giovanissimo si iscrisse al fascio di combattimento di Pianella. Da ragazzo si trasferì a Chieti presso una sua zia paterna Ida, per proseguire gli studi  e diplomarsi poi in discipline amministrative e contabili.

Tra i molteplici impegni svolti negli anni giovanili a Chieti, Nicola partecipò attivamente alla "nascita" di una associazione motociclistica locale, allo sviluppo di una compagnia teatrale e ad attività di carattere sportivo come la scherma.

In questo periodo conobbe la sua futura moglie Livia dalla quale ebbe un figlio, Filiberto.

Il 24 Ottobre 1922 fu presente all’adunata generale delle forze fasciste a Napoli e il 28 entrava a Roma, unitamente alle forze fasciste provenienti da tutta Italia.

A partire da questi anni il Mariotti iniziò la sua carriera politico-militare ricoprendo vari ruoli all’interno del movimento fascista teatino.

Il 31 maggio del 1935 all’annunciata mobilitazione per l’Africa Orientale delle CCNN (Camice Nere)  abruzzesi poste agli ordini del Console Tommaso Bottari (San Valentino 1887-1958), una delle Centurie del 136° Battaglione “Tre monti”, poi 236° Battaglione CCNN, era  comandata dal Centurione Nicola Mariotti.

Alla metà degli anni ’30 si trasferì a Roma con la famiglia per ricoprire nuovi e più prestigiosi incarichi nella milizia.

L’8 Settembre del ’43, poiché le sorti tragiche della Patria divisa richiesero una opzione, Nicola Mariotti non esitò a fare le sue scelte.

Dal 27 di Ottobre 1943 e sino al 15 luglio 1944 fu comandante del 612 ° Comando Provinciale del G.N.R di Bergamo, già 14° Legione “Garibaldina” posta da campo n° 749, disponendo di una forza totale di 605 uomini con 25 ufficiali, 67 sottoufficiali, 313 militi reduci di guerra e 200 militi volontari delle classi più giovani.

Nella primavera del 1944 la famiglia Manella-Mariotti, insieme ai loro congiunti, partì da Pianella per raggiungere il nord Italia ancora occupato dalle forze fasciste  e seguire fino alla fine le drammatiche vicende della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini.

Dalla metà del luglio 1944  e fino al 14 ottobre del’44, giorno del suo scioglimento, il Colonnello Mariotti fu Comandante della Scuola Allievi Sotto Ufficiali a Bosco Chiesanuova in provincia di Verona.

La scuola, posta da campo n. 857, fu dislocata nella caserma dell’Opera Nazionale Balilla.

Dal 15 Ottobre 1944 e fino alla fine della guerra il Colonnello Mariotti fu Comandante del 603° Comando provinciale GNR di Novara, già 30° legione “Roberto Forni”, posta da campo N°799.

Dalla fine di dicembre del 1944 e fino al 28 aprile del 1945 il Colonnello Mariotti ricoprì anche il ruolo di Comandante del 5° Comando Militare GNR a Novara; sua segretaria e interprete fu Valentina Aiolfi, di Biella, che lo seguirà fino alla fine della guerra per diventarne poi la sua seconda moglie per tutto il resto della vita.

Era Il 25 aprile un mercoledì senza sole a Novara, la città in allarme, nell’aria si sentiva la tragedia che stava per accadere. Le truppe della RSI  intanto si preparavano a lasciare la città.

Il 26 aprile 1945 si incontrarono presso la Prefettura (il Prefetto era Enrico Vezzalini) il Vescovo Leone Ossola ed i rappresentanti del fascismo novarese per discutere sulle modalità di resa; resa  che successivamente fu ufficializzata a Palazzo Rossini, già sede del comando militare delle SS.

Militari della RSI, della GNR, della "Muti" e della "Decima Mas" si ritirarono nelle caserme cittadine in attesa di consegnarsi ai soldati alleati che giunsero in città il 28 aprile 1945.

Agli inizi degli anni '50, dopo un periodo di forzata clandestinità a seguito di non dimostrate accuse e condanne, la riabilitazione e grazie all'aiuto di amici, iniziò a lavorare a Roma come amministrativo presso una importante azienda di profumeria/bigiotteria

Nicola Mariotti morì a Roma il 07/01/1982.

 

 

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