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Niente più inumazioni se la famiglia non è indigente; il caso di una famiglia di Pianella

la redazione
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Niente più inumazioni (sepolture sotto terra) se la famiglia non è indigente: bisogna comprare un loculo.

E' questa la decisione presa dall'amministrazione comunale di Pianella che nella determina numero 184 precisa:

  • nessuna salma sarà ricevuta nei cimiteri comunali se non saranno preventivamente pagati i diritti;
  • se il defunto risulta indigente, secondo quanto dichiarato dal Servizio competente in base a normativa comunale da approvare con delibera di G.C., potrà essere inumato;
  • se il defunto non risulta indigente sarà tumulato;

Il caso sale alle cronache dopo il decesso, avvenuto il 22 agosto, del sig. Vincenzo Di Battista, nato e residente a Pianella, il quale ha espresso la volontà di essere inumato.

Il Comune di Pianella, dopo aver ricevuto richiesta di inumazione dall'impresa funebre incaricata dalla famiglia Di Battista, non ha portato avanti la pratica e il trasporto funebre previsto per il giorno 23 agosto è stato spostato al giorno 24 agosto.

Nella lettera inviata dall'impresa funebre al Comune, protocollata al numero 13290/2016, si richiede la ricezione del feretro e l'apertura della camera mortuaria. Nella stessa si legge: "la famiglia ci ha confermato il mandato di servizio funebre laico e da inumazione, pertanto, la presente è a comunicare tale volontà degli eredi aventi diritto sul defunto e committenti del nostro servizio funebre. Vogliate provvedere a quanto dalla famiglia richiesto e da noi semplicemente riportato".

In risposta alla lettera inviata dall'impresa funebre, l'Arch. Fabrizio Trisi, responsabile dell'Area Gestione del Territorio del Comune di Pianella, citando la determina 184 "diffida a portare qualsiasi salma ai cimiteri comunali se non dopo aver versato i diritti per le relative operazioni in entrambi i casi ed aver eventualmente acquistato il loculo o quant'altro".

I familiari di Di Battista sono stati quindi costretti a seppellire il defunto a circa 100 km di distanza presso il cimitero di Colonnella (TE).

"E' incredibile - dichiara il figlio del defunto - che mio padre, nato e residente a Pianella, non abbia avuto una degna sepoltura. Inoltre per noi è un disagio enorme perché ogni volta che vogliamo andare a portare un fiore sulla sua tomba dobbiamo fare 100 chilometri".

A questo punto la famiglia Di Battista si chiede se, in base al DPR 285 del 1990 in cui si prevede che "ogni comune deve avere un cimitero con almeno un reparto a sistema di inumazione", la determina 184 del Comune sia valida e se il gestore dei servizi cimiteriali stia provando a spingere in qualche modo le persone ad acquistare un loculo piuttosto che procedere alla inumazione delle salme.

Leggi la replica dell'architetto Trisi e dell'assessore Faieta 

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