âImparare a conoscere la lingua e la cultura Rom, così come tutte le altre culture considerate diverse, senza pregiudizi e fuorvianti interpretazioni, per abbattere i muri e vivere all'interno di una società interculturaleâ.
à il messaggio lanciato da Alexian Santino Spinelli, artista di fama internazionale, musicista e poeta, nel corso dell'iniziativa 'Cinema e Olocausto: i Rom e Samudaripen per non dimenticare maiâ, che si è svolta questa mattina (venerdì 29 gennaio), nella Sala Consiliare di Palazzo di Città . Organizzato allâinterno delle celebrazioni per la âGiornata della Memoriaâ dallâAmministrazione comunale di Spoltore, in collaborazione con la scuola media âDante Alighieriâ, lâincontro con lâambasciatore della cultura Rom in Italia ha coinvolto gli studenti delle classi terze nella visione di un documentario, diretto da Paolo Bonfanti, su Spinelli, la sua famiglia e sulla cultura rom. In particolare, nel corso della mattinata ci si è soffermati sulle memorie dello sterminio dimenticato dei Rom.
âPiù di 500 mila persone, tra rom e sinti, sono state uccise durante la Seconda Guerra Mondiale dai nazisti, ma nessuno ne parla maiâ, ha sottolineato Spinelli. âQuesto è lâunico evento, organizzato in Abruzzo, che ricorda una terribile parentesi della nostra storia, in occasione delle commemorazioni per la Giornata della Memoria. Lâeccezione, però, deve divenire la regola. Ringrazio lâAmministrazione comunale di Spoltore per lâattenzione e la sensibilità dimostrateâ.
Tra i presenti, anche Gennaro Spinelli (figlio di Santino), che rivolgendosi ai ragazzi, ha affermato: âimparate a conoscere e ad apprezzare chi è diverso da voi, perché la diversità è una particolarità e quindi una ricchezzaâ.
âIniziative di questo tipo sono fondamentali, per non dimenticare mai e per sensibilizzare le nuove generazioni, affinché nulla possa continuare a giustificare lâodio e la violenzaâ, ha dichiarato il Sindaco Luciano Di Lorito. I più giovani devono conoscere cosa è successo durante la Seconda Guerra Mondiale e sapere che, oltre agli ebrei, il genocidio è stato perpetrato nei confronti degli zingari, degli omosessuali e di tutte le categorie ritenute indesiderabili. Pagine tristi e orribili della storia, che non devono ripetersi mai piùâ.
âCon lâobiettivo di trasmettere un messaggio diretto ai ragazzi, è stato scelto il rapporto tra il cinema e la storia. Mercoledì abbiamo proiettato lâultimo film di Luca Krstic dal titolo âUn Cristo per Auschiwitzâ e oggi il documentario su Spinelli, in cui si parla dellâOlocausto degli zingari. Il linguaggio utilizzato nel grande schermo è estremamente efficace, perché riesce a trasmettere emozioni e stati dâanimo agli spettatori, con un elevato grado di coinvolgimentoâ, ha aggiunto il consigliere delegato alla Cultura Francesca Sborgia.