Nei giorni scorsi, con un decreto dirigenziale, la Commissione regionale per il patrimonio culturale ha preso atto della proposta del Comune di Spoltore e della Soprintendenza e ha deliberato allâunanimità lâaccertamento dellâinteresse culturale di Villa Acerbo con il circostante parco di proprietà dellâEnte.
âUn vincolo determinante per lâintera area, tra le più belle del nostro territorio, oggetto di un importante progetto di riqualificazione che questa Amministrazione sta portando avanti - ha affermato il Sindaco Luciano Di Lorito. - Tale accertamento ci consente, inoltre, di poter accedere a fondi specifici relativi ad aree vincolateâ.
I lavori di ristrutturazione e di adeguamento sismico di una buona parte dello storico edificio di Villa Acerbo, per cui il Comune ha ottenuto un contributo di 1 milione e 178 mila euro nellâambito dei fondi Par-Fas 2007-2013, sono iniziati alcuni mesi fa, così come quelli riguardanti lâarea esterna al nuovo centro civico, meglio noto come ex spogliatoio, che verrà inaugurato nelle prossime settimane.
Verrà presto realizzato un percorso pedonale che collegherà i vari punti della zona e si provvederà a determinare una nuova destinazione per lâarea del campo sportivo. Circa un anno fa lâAmministrazione ha aperto ai cittadini lo splendido giardino, progettato da Raffaele De Vico, importante architetto originario di Penne. Verrà effettuata anche unâadeguata opera di sanificazione nellâaltra parte del fabbricato.
âIl nostro obiettivo è quello di ripristinare decoro e sicurezza in unâarea strategica della nostra città , da tempo abbandonata, oltre che a valorizzare nel migliore dei modi lâantica dimora - ha sottolineato il Sindaco Di Lorito. - Villa Acerbo, segnalata tra i âluoghi del cuoreâ, un progetto promosso dal Fai in collaborazione con Intesa San Paolo, ha una valenza storica ed etnoantropologica tale da essere sottoposta a prescrizioni di tutela sia per gli aspetti legati allâarchitettura che per i personaggi che lâhanno abitata e le vicende di cui è stata protagonista. Salvaguardare il nostro patrimonio è fondamentaleâ, ha aggiunto.
Lâedificio denominato âVilla Acerboâ, ereditato da Mariannina De Pasquale, madre di Tito e Giacomo Acerbo, in un primo momento fu utilizzato come residenza estiva e adattato ad ospedale militare durante la seconda Guerra Mondiale. In seguito fu donato alla soppressa Onpi (Opera Nazionale Pensionati dâItalia), che diede il fabbricato in gestione a una comunità di suore.