âIn riferimento alla minaccia di azioni giudiziarie rivoltemi dal legale della cooperativa Eta Beta, lâavvocato Daniele Fabi, mi corre lâobbligo di invitarlo a rileggere bene, ma molto bene, le dichiarazioni da me rese nel corso della conferenza stampa e puntualmente riportate nel relativo comunicato stampa. Nello specifico, in ambedue i casi, mai nessuno, riferendosi alla Eta Beta, ha affermato che la Cooperativa risultava âindagataâ o âimputataâ nel procedimento Mafia Capitale, definizione riportate per la prima e unica volta nel comunicato dellâavvocato Fabi. Siccome lâitaliano è una lingua scientificamente molto precisa, abbiamo detto che la suddetta Cooperativa è âcoinvoltaâ nellâinchiesta Mafia Capitale, circostanza, questâultima rintracciabile sui principali Organi di informazione nazionale che abbiamo nei nostri archivi, dal Corriere della Sera, cronaca di Roma, a Repubblica allâHuffington Post, che citano atti della magistratura per ora inconfutabili e innegabili visto che câè un procedimento giudiziario aperto teso ad accertare la verità dei fattiâ.
Lo ha dichiarato il Capogruppo Regionale di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alle minacce rivoltegli dallâavvocato Fabi, che assiste la cooperativa Eta Beta.
âNello specifico â ha puntualizzato il Capogruppo Sospiri - invito lâavvocato Fabi a rileggere lâarticolo de Il Corriere della Sera, a cura del giornalista Rinaldo Frignani, dellâ8 giugno 2015, dal titolo âRifugiati, nei bandi anche le coop dellâinchiesta su Mafia Capitaleâ, in cui si legge testualmente âUn colpo di scena che arriva dopo che a Roma e provincia sono state individuate le cooperative che potrebbero assicurare i servizi (ma anche gli edifici stessi) per i centri di accoglienza sul territorio fino al prossimo 31 dicembreâ¦.alcuni di quei nomi tuttavia sono finiti nelle indagini del nuovo filone dellâinchiesta su Mafia Capitaleâ¦i soggetti in questione sono Inopera, Senis Hospes, Un Sorriso ed Eta Betaâ. O ancora può rileggere lâarticolo pubblicato su Repubblica, in data 9 giugno 2015, a firma di Daniele Autieri, in cui parla di indagini dei Ros dei Carabinieri e si legge testualmente nellâarticolo âEd è ancora lâinformativa dei Ros a spiegare i termini della spartizione: 4,6 milioniâ¦..e 1 milione alla Eta Betaâ. E potremmo continuare allâinfinito. Dunque, nel pieno rispetto della verità dei fatti, abbiamo detto solo che la Cooperativa risulta âcoinvoltaâ, non âindagataâ, né âimputataâ, nella vicenda, dunque invito lâavvocato Daniele Fabi a non attribuirmi termini mai utilizzati, ma soprattutto a rileggere bene le carte prima di inviare note che hanno lâaria di un chiaro tentativo dâintimidazione nei confronti di un rappresentante dellâamministrazione regionale abruzzese. Un palese tentativo di intimidazione, un tentativo di silenziare il controllo politico su atti amministrativi che non condividiamo, un tentativo nei confronti del quale sto già verificando con i miei legali lâadozione delle misure di tutela più opportuneâ.