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"Carta delle donne del mondo": Federica Chiavaroli, "è solo l'inizio di un lungo lavoro"

L'intervento del sottosegretario di Stato alla Giustizia presso il Municipio di Cepagatti

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Il dibattito tenutosi presso il Municipio di Cepagatti domenica 6 marzo su iniziativa dell'Amministrazione Comunale si è concentrato sulla Carta delle donne del mondo, il documento che propone cinque campi d'azione per conquistare la parità di genere e che sarà adottato il 10 marzo prossimo dal consiglio comunale.

Hanno partecipato, tra molti, oltre al sindaco Sirena Rapattoni,  Federica Chiavaroli, sottosegretario di Stato alla Giustizia, Donato Di Matteo, assessore regionale ai Progetti speciali, Gemma Andreini, presidente delle commissione alle Pari opportunità della Regione Abruzzo, l’assessore comunale Annalisa Palozzo, Adele Bianco, docente di Sociologia e Problematiche del lavoro dell’Università “Gabriele d’Annunzio”,  Antonella De Angelis, direttore d’orchestra, Stefania Bosco, imprenditrice, la giornalista Alessandra Portinari

Su un argomento di tale importanza così interviene il sottosegretario di Stato Federica Chiavaroli sottolineando come la Carta delle donne non è un traguardo ma è solo il principio di un percorso già avviato:

“La Carta delle donne del mondo è molto importante perché è l’inizio di un lavoro avviato con gli Stati Generali di Roma, andato oltre con Expo e che si muove verso Matera 2019: è la testimonianza del fatto che il valore della donna è si riconosciuto ma non è ancora pienamente realizzato e alle volte viene persino negato con gli episodi di violenza. Il documento dunque è importante, ma i momenti di riflessione sul documento sono altrettanto importanti, se non di più, perché ci stimolano a riflettere su cosa noi possiamo fare perché il valore della donna si esprima al pieno delle potenzialità che le stesse possono avere e soprattutto ci stimolano a riflettere su cosa noi possiamo fare perché questo valore non sia loro negato, contrastando ogni forma di violenza”.

“Noi abbiamo fatto nella legge di Stabilità due cose importante: una da un punto di vista pratico perché abbiamo prorogato il bonus per la baby sitter, il voucher che terminava nel 2015 lo abbiamo prorogato al 2016 ed esteso anche alle lavoratrici autonome e quindi, alle donne che scelgono di tornare a casa dopo il congedo obbligatorio noi concediamo questo voucher; poi – prosegue la Chiavaroli – abbiamo fatto un’altra cosa molto importante da un punto di vista soprattutto culturale che è l’inserimento del congedo parentale obbligatorio di due giorni per il papà; prima c’era il congedo parentale obbligatorio di un giorno, lo abbiamo portato a due giorni perché la nascita di un bambino non è un fatto che riguarda solo la mamma del piccolo, ma riguarda parimenti anche il papà”.

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