CEPAGATTI - La storia della Sacif di Cepagatti ha dell'incredibile se si pensa ai giorni nostri, all'attuale economia e alla situazione occupazionale che stiamo vivendo.
L'azienda di Achille Fusella e Octavio Santalucia, produttori di nastri tasportatori dal 1989 e dal 1997 a Cepagatti, decidono di cedere il 75% delle quote all'azienda torinese Megadyne, avviando con la multinazionale una nuova società , garantendo investimenti e venti nuovi posti di lavoro gia dal primo anno.
Al fine di realizzare questa iniziativa, occorre espandere l'azienda gia esistente, su nuovi terreni, che Fusella e Santalucia posseggono in nome della loro SF Immobiliare, l'unico inconveniente è la destinazione urbanistica prevista dal piano urbanistico comunale: i terreni sui quali verte il progetto sono di categoria B6 che consente di costruire solo edifici civili, e non D1 previsto per gli edifici industriali.
L'azienda ha quindi presentato la richiesta di " deroga" al comune, per ovviare il problema buracratico, ben cinque mesi fa, ma ad oggi non ancora ha avuto una risposta.
Il rischio concreto è che la multinazionale Megadyne non aspetti all'infinito e che vada alla ricerca di nuove aziende e luoghi su cui investire.
Una recente verifica sui rifiuti e scarichi effettuata da parte degli organi di vigilanza, ha confermato la regolarità del progetto, come si evince dal verbale di sopralluogo. In 15 anni mai nessun confinante si è lamentato dei rumori o/e odori rilasciati dalla Sacif e ora, come specificato nel progetto, non è prevista alcuna emissione in atmosfera o produzione di nuovo rumore.
spiega Fusella in un intervista.
Una risposta adesso è attesa prima di capodanno, la speranza è quella che ad avere la meglio sarà il buon senso, al fine di salvaguardare e far crescere l'economia locale.