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A "passeggio" tra storia e bellezze d'Abruzzo con "Lupi e Briganti: paesaggi, storie e meraviglie.."

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Magia, cultura e tradizione si fondono insieme e danno vita a "Lupi e Briganti: paesaggi, storie e meraviglie..".

L'evento, patrocinato dal comune di Collecorvino si è svolto domenica 26 marzo presso il convegno di San Paterniano e ha visto la compartecipazione dei comuni di Collercovino e Pretoro, nelle figure del sindaco del comune pescarese Antonio Zaffiri, del consigliere comunale Moira D'Agostino e del vice sindaco di Pretoro Diego Giangiulli. A curare la mostra video fotografica è stata Stefania Proeietto, a supporto della presentazione del libro di Fabrizio Fanciulli,"Chi vive? Uomini diventati briganti", con la partecipazione straordinaria di  Antonio Palmieri, conosciuto come "Mastro Tonino".

L'evento, partito dalla mattina, ha visto la partecipazione anche dell'Avis di Collecorvino e di Maurizio Fanciulli, guida di montagna che ha dato spazio ad un'ampia discussione sulla Majella e le sue bellezze, dalla flora e la fauna alla cultura e l'archeologia.

La kermesse si è snodata su due punti fondamentali: la testimonianza storica di Mastro Tonino con la proiezione del video dove spiega l'antica tradizione della lavorazione del legno; l'ottantenne di Pretoro è uno degli ultimi fusai d'Abruzzo, come testimoniano le bellissime e preziose opere da lui stesso intagliate. In secondo luogo si è parlato del tema legato al Brigantaggio grazie al libro di Fabrizio Fanciulli (qui l'intervista http://www.collinedoro.net); il 44enne di Pretoro, con la vocazione per la montagna ha illustrato ai presenti alcuni temi legati al brigantaggio e come questi ultimi siano fortemente stati penalizzati dai libri di storia. Il libro edito da edizioni Sigraf, documenta la storia di questi uomini nel tempo, correlata da immagini prese dagli Archivi di Stato di Chieti, Torino e l'Archivio Storico Diocesano della Curia di Chieti. 

A fare da cornice all'evento sono state proiettate bellissime immagini della Majella e degli eremi d'Abruzzo con la figura del lupo come soggetto predominante. I visitatori sono stati “catturati” dalla duplice atmosfera di tradizione e storia creata  dai presenti e dalla magia del convento di San Paterniano.

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